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25 Aprile Giornata mondiale contro l’Alienazione Parentale. Adiantum: «Pas crimine contro l’umanità»

Il 25 Aprile è la Giornata mondiale contro l’Alienazione Parentale, abuso che nasce nel corso di separazioni conflittuali — fenomeno che coinvolge moltissimi bambini ingannati e plagiati da un genitore e che produce come risultato la distruzione del rapporto affettivo con il genitore alienato.

L’idea di organizzare tale giornata, il cui nome originale è Parental Alienation Awareness Day fu di una donna canadese, Sarvy Emo, che giudicando il comportamento di una famiglia di sua conoscenza un tipico caso di alienazione genitoriale, decise di dedicare un giorno alla presa di coscienza su tale fattispecie.

La data originaria, il 28 marzo del 2005, dall’anno successivo divenne il 25 aprile. Diversi Paesi, Stati federati degli Stati Uniti e alcune città canadesi accolsero le richieste di alcune associazioni favorevoli al riconoscimento della PAS e patrocinarono la giornata del 25 aprile come giorno di sensibilizzazione sull’alienazione genitoriale.

Il Brasile è stato il primo a emanare una legge che istituisce la fattispecie giuridica di “alienazione genitoriale”, definendola «una forma di abuso morale» e prevedendo sanzioni per chi la metta in atto.

Ad oggi numerosi stati hanno già aderito e proclamato ufficialmente il 25 Aprile come Parental Alienation Awarness Day, tante anche le iniziative avviate nel mondo, infatti si registrano eventi in molte nazioni del globo terrestre: Austria, Australia, Belgio, Bermuda, Brasile, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Irlanda, Italia, Messico, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Singapore, Sud Africa, Svezia, Regno Unito.

La sindrome da alienazione Parentale (o PAS, dall’acronimo di Parental Alienation Syndrome) è una controversa dinamica psicologica disfunzionale che, secondo le teorie del medico statunitense Richard Gardner, si attiva sui figli minori coinvolti tanto in contesti di separazione e divorzio dei genitori, definiti conflittuali, quanto in contesti di presunta violenza intradomestica.

Allo stato, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) non riconosce però la PAS come sindrome o malattia: nella più recente edizione del Manuale, la PAS non è nemmeno menzionata ed inserita (DSM-5 o DSM-V) del 2013.

Negli Stati Uniti, e in altri Paesi, è in corso un acceso dibattito sulla PAS, all’interno del quale è emersa l’ipotesi di definizione di un nuovo concetto, il “disturbo da alienazione genitoriale” (PAD, Parental Alienation Disorder ), proposto da William Bernet (uno tra i principali propugnatori dell’inserimento della PAS nella quinta edizione del DSM), docente di psichiatria alla facoltà di medicina della Vanderbilt University di Nashville, e da questi sintetizzato in un articolo nell’ottobre 2008 sull’American Journal of Family Therapy.

La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), nelle sue Linee guida in tema di abuso sui minori, pubblicate nel 2007, ha incluso la PAS tra le possibili forme di abuso psicologico.

L’alienazione parentale, scrive Amy Baker, coinvolge un insieme di strategie, tra cui limitare il contatto con un genitore, cancellandolo dalla vita e dalla mente del bambino costringendolo a rifiutare l’altro, creando la convinzione che sia pericoloso, costringendo il bambino a scegliere per mezzo di minacce di ritiro di affetto riducendo e limitando il contatto con la famiglia estesa del genitore alienato.

«L’Alienazione Parentale – dichiara Adiantum, Associazione di Aderenti Nazionale per la Tutela dei Minori – è una realtà purtroppo ben consolidata in tutte le società occidentali, una grave forma di abuso contro i bambini coinvolti in separazioni conflittuali. E’ un comportamento che insorge quasi esclusivamente nel contesto delle controversie per la custodia dei figli. Un genitore attiva un programma di denigrazione contro l’altro genitore attraverso il bambino che a sua volta fornisce il suo personale contributo alla campagna di denigrazione. E’ una vera e propria forma di violenza contro la persona, sia contro il figlio stesso che contro il genitore alienato».

«Le tecniche del genitore alienante comprendono l’uso di espressioni denigratorie riferite all’altro genitore; false accuse di trascuratezza, violenza o abuso; la costruzione di una realtà virtuale familiare di terrore e vessazione che genera, nei figli, profondi sentimenti di paura, diffidenza e odio verso il genitore alienato. I figli, quindi, si alleano con il genitore alienante da cui sanno di dipendere, iniziando ad appoggiare la sua visione ed esprimendo, in modo apparentemente autonomo, astio, disprezzo e denigrazione contro il genitore alienato. Si arriva così a distruggere la relazione fra figli e genitore alienato, nei casi gravi i bambini arrivano a rifiutare qualunque contatto, anche quello telefonico».

«La Pas è crimine contro l’umanità – conclude l’ente a Tutela dei Minori – insieme ad altre realtà associative proporremo nella prossima legislatura un disegno di legge che si occuperà di introdurre in ambito penale una specifica forma di reato che comprende anche l’Alienazione Parentale all’interno di una fattispecie penale rilevante in tema di violenza familiare chiamata Impedimento Doloso alla Cura Parentale»

 

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