Questa è una domenica molto particolare, con la notizia della scomparsa di Cesare Maldini, dopo una notte dedicata alla storia della nostra boxe, nel giorno in cui cade la celebrazione dei 120 anni dalla nascita de La Gazzetta dello Sport, per la quale io stesso mi onoro di aver scritto dal 1962 al 1969. Oggi la “rosea” torna al colore iniziale, quello verde de “Il Ciclista e la Tripletta” ed è stata stampata in un milione di copie. Ancora un trionfo della versione cartacea di un giornale che ha fatto la storia del costume e dello sport in Italia e nel mondo. In questa straordinaria cornice trova un posto adeguato la gloriosa carriera di Cesare Maldini, sempre esempio di fair play, nella sue diverse declinazioni rossonere ed azzurre. Infine e non ultimo il mio pensiero per l’amato mondo della boxe, attraverso la drammatica e sofferta storia di tre campioni meno celebrati, ma di un fascino e un carisma senza pari, ovvero Leone Efrati, ucciso ad Auschwitz da aguzzini nazisti il 16 aprile 1944, Gustavo Ansini, un indomito uomo solo sul ring, dalla infinita tormentata carriera, che il 9 marzo del 1935, a Parigi, impose il pari al mitico campione del mondo Al Brown e Tiberio Mitri, forse il più emblematico tra i nostri personaggi del ring, oltre che bello del cinema, anche lui segnato da vicende drammatiche e infine, afflitto dall’alzheimer, travolto da un treno il 12 febbraio del 2011.
125 ANNI DI SPORT DAL VERDE AL ROSA
(3 APRILE 2016)