Di Ruggero Alcanterini
AVEVO COME UN PRESENTIMENTO E PURTROPPO NON MI ERO SBAGLIATO. LE LIBERTA’ AUTORIALI E LE ESIGENZE DELLA FICTION TELEVISIVA, SVINCOLATE DALLA STORIA VERA, HANNO TRASFORMATO UNA OPPORTUNITA’ IN UN PROBLEMA DI COSCIENZA E DIGNITA’, ALMENO PER QUELLI CHE HANNO CONDIVISO LA LUNGA E COMPLESSA VICENDA UMANA E SPORTIVA DI PIETRO MENNEA, LA FRECCIA DEL SUD. IERI HO ASSISTITO ALLA ANTEPRIMA PROIETTATA NEL SALONE D’ONORE E SONO USCITO SGOMENTO PER LA RAPPRESENTAZIONE DELLA FIDAL, PIU’ VOLTE CITATA COME UNA FEDERAZIONE OSTILE, ARROGANTE E INTRIGANTE, CON UN “MASI” PRESIDENTE CHE PRIMA LICENZIA VITTORI E CAUSA UN DISASTRO PER LA PARTECIPAZIONE DI MENNEA A MONTREAL, QUINDI SI OPPONE ALLA PARTECIPAZIONE DI PIETRO ALLE UNIVERSIADI 1979 A CITTA’ DEL MESSICO, PREFERENDO LA COPPA DEL MONDO PER RAGIONI POLITICHE IAAF… DICIAMO CHE DI NEBIOLO, IL SOTTOSCRITTO E TUTTO IL CONSIGLIO FEDERALE DAL 1969 AL 1988 NE RISULTA UNA MOSTRUOSA COLLETTIVITA’ DI SATRAPI. E’ CHIARO, CHE A DISTANZA DECENNI TUTTO DIVENTA EVANESCENTE E SUSCETTIBILE DI FANTASIOSE RICOSTRUZIONI, MA SI DA IL CASO CHE MOLTI DEI DIRIGENTI, PROTAGONISTI DI QUEGLI ANNI IN REALTA’ GLORIOSI PER L’ATLETICA ITALIANA SIANO ANCORA VIVI E VEGETI, SALVO PRIMO NEBIOLO E PIETRO MENNEA, PURTROPPO. MI FACCIO CARICO DI DOVER DUNQUE DARE UNO START UP PER INIZIARE UNA RIVISITAZIONE DI QUESTA IMPORTANTE STORIA DI COSTUME E SPORT SOCIALE, PER QUANTO MI RIGUARDA, RIPARTENDO DAL 1967. E’ MOLTO IMPORTANTE CAPIRE CHE MENNEA HA AVUTO SI’ UNA VITA DIFFICILE SINO AL 1971, QUANDO NEBIOLO IMPOSE A VITTORI IL SUO INSERIMENTO NELLA NAZIONALE DI STAFFETTA 4X100 DURANTE GLI “EUROPEI” DI HELSINKI, MA CHE PRIMA, COMUNQUE FU AMOREVOLMENTE SEGUITO DALL’AVIS, DALL’AICS E DALLA STESSA FIDAL, A FRONTE DEL DISINTERESSE MANIFESTO PROPRIO DEL CAPO DELLA VELOCITA’, VITTORI. CARLO RITENEVA CHE A PIETRO MANCASSE IL FISICO, ANCHE SE LE GAMBE GLI GIRAVANO. POI, DAL 1972, LA STORIA E’ CAMBIATA…