Supersex, la storia dell’extraterrestre precipitato con la sua astronave sulla Terra e costretto a occupare il corpo di un umano, è stata per due generazioni di lettori l’icona del porno. Un fotoromanzo che, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha riscosso un’immensa notorietà tanto da diventare un cult per la pornografia italiana. La fama del personaggio è indissolubilmente legata all’interpretazione, alle performance e al liberatorio grido “Ifix–Tcen–Tcen!” dell’attore porno italo-francese Gabriel Pontello. Icona del maschio alpha, dell’uomo che, grazie al suo “fluido erotico”, può far cadere ogni donna ai suoi piedi, Pontello ha cambiato la storia della rivista, accentrando sulla sua figura l’intera narrazione. Il giornalista Gianni Passavini, con Supersex. Storia della rivista cult e di Gabriel Pontello – in uscita per Milieu Edizioni il prossimo 26 maggio 2023 – accompagnato da con un grande apparato iconografico, ripercorre le orme del pornodivo intrecciando le sue vicende con quelle della rivista, offrendo uno spaccato schietto e tagliente dell’immaginario pornografico di quegli anni.
“Difficile separare Pontello dal suo personaggio su Supersex” scrive Barbara Costa nella prefazione al volume: “Gianni Passavini non censura nulla. Di Gabriel Pontello vi offre il mito, e conferme, e dicerie smontate, e pornosità finora ignorate. Ma il mistero permane. A un certo punto, Gabriel se n’è andato. Sparito, coi suoi demoni. Seppur qui Gianni lo abbia rintracciato – e non vi spoilero dove – Pontello resta una sfinge in ciò che pensa, è, ed è stato”.
Realizzata a Parigi dal 1976 al 1985, la storia della rivista è quindi la storia di uno dei più famosi attori porno di sempre e del “milieu” delle alcove cittadine, quando la Ville Lumière era una delle capitali europee del porno. Passavini ci narra il mistero dell’insopportabile e arrogante Pontello, attore e poi regista, tra produzioni porno “estreme” e contrastate vicende personali. Mito per molti, a cominciare da Rocco Siffredi, lanciato nell’empireo pornografico proprio da Pontello.
Dopo il successo di Porno di Carta, Passavini racconta la storia di una rivista cult e dei suoi protagonisti – tra cui una giovanissima regina del porno Cicciolina – dipingendo uno spaccato dell’immaginario sessuale a cavallo tra il decennio della contestazione e quello dell’edonismo.