Partito lo scorso settembre un progetto Ama per l’individuazione delle “fonti odorigene” nei due impianti TMB (trattamento meccanico biologico) di via Salaria e via di Rocca Cencia. Idea di fondo, l’impiego di una “piattaforma multi-stakeholder” (istituzioni e cittadini allo stesso tavolo). Intanto oggi s’è tenuta la prima riunione tecnica della “piattaforma” alla direzione Ama di via Calderon de la Barca. Al termine della riunione, il progetto è stato presentato dall’assessora capitolina Pinuccia Montanari (Sostenibilità Ambientale) e dal presidente e amministratore di Ama, Lorenzo Bagnacani.
Il piano, curato da Roma Capitale e Ama in collaborazione con ARPA Umbria, mira a elaborare dati scientifici e certificati per controllare l’effetto degli odori emessi dagli impianti sulle zone circostanti, proponendo soluzioni condivise in grado di diminuire l’impatto dei fumi.
Sarà a breve istituito un gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti di Roma Capitale, Ama, Arpa Umbria, cittadini e Municipi interessati, che gestirà le varie fasi del progetto. Un ruolo rilevante sarà ricoperto dai cittadini. Questi potranno segnalare i problemi legati ai cattivi odori specificando orari, zone, livelli ecc.. E saranno informati sulle attività aziendali che potrebbero avere ripercussioni temporanee sulla qualità dell’aria (manutenzioni programmate, interventi in caso di guasti, problematiche gestionali ecc.).
Prima fase, fa sapere Ama, quella di “preparazione e messa a punto di un percorso strutturato di coinvolgimento di tutti gli stakeholder, finalizzato alla caratterizzazione di dettaglio del problema mediante la codifica di tutte le sorgenti presenti nel comparto, attive o potenzialmente attive”. Un percorso che “prevede anche l’analisi della situazione odorigena presso gli impianti TMB, con una campagna olfatto-metrica ad hoc”.
Al termine della prima fase, sarà avviato il monitoraggio puntuale (6-12 mesi di durata). Questo si avvarrà , informa sempre Ama, “di un sistema integrato di strumentazione elettronica di ultima generazione (reti di sensori, ‘nasi elettronici’, campionamento da remoto) che analizzerà l’aria in corrispondenza dei punti segnalati dai cittadini, messi a sistema dalla piattaforma”. In tempo reale rispetto alla segnalazione, l’aria verrà campionata e i dati saranno inviati presso un laboratorio certificato per le relative analisi. L’esame dei campioni permetterà di individuare con precisione le eventuali fonti delle emissioni di odori e la loro composizione, per poter poi agire sulle sorgenti di emissione.