Raccolta firme, più di 3.000 cittadini hanno già firmato
Mangili: “Ogni anno arriva l’estate e con essa arriva il raddoppio dei residenti che superano le 250 mila persone, la metà del bacino di utenza della Asl Rm6. A questa raccolta firme stanno aderendo anche cittadini che vengono ad Anzio e Nettuno in vacanza. Noi rivendichiamo con forza un ruolo centrale e primario nella sanità locale, visto che il nostro bacino di utenza rappresenta un quarto dell’intero bacino della Rm6. Noi vogliamo sentire dal Presidente Rocca quali sono le reali ragioni di questo ulteriore depauperamento della sanità locale“
Filomena Retrosi, ex dipendente degli Ospedali Riuniti, ha ribadito che con l’emergenza covid il reparto nascite è stato depotenziato: “Attualmente non ci sono medici, sono pochi e si ricorre ai gettonisti che costano alla collettività non meno di 500 euro al giorno. Il personale è demotivato e stanco e soprattutto è sotto organico. Ancora oggi qui arrivano donne, anche non c’è più il punto nascita, che iniziano il travaglio, se non si agisce tempestivamente il rischio è che muoiano due persone. Pochi giorni fa qui è stato eseguito un cesareo gemellare, per fortuna era presente un ginecologo e un chirurgo esperto. I gettonisti erano esperti perché quelli che arrivano non è detto che siano esperti.“
Mangili e Paolo Colombo di Velletri hanno ricordato relativamente al NOC: “Leggendo gli atti si capisce che a distanza di 15 chilometri vengono fatti due ospedali fotocopia, ma con quale logica viene fatto? Nell’atto aziendale viene detto che sono state ascoltate le comunità, ma quali? I piani regionali sanitari vengono realizzati secondo la logica dei bacini, ossia implementare i servizi dove c’è maggiore densità di popolazione, razionalizzarli dove c’è meno gente. È stata rispettata questa logica? Perché privare i cittadini dei servizi primari?”
Marica Cupelli ha lanciato anche un appello alla politica: “Invitino i cittadini a firmare per raggiungere 10 mila firme. La politica potrebbe dare una mano, indipendentemente dai colori politici, perché migliorare i servizi sanitari di un territorio dovrebbe essere interesse di tutti. Invece ad oggi non abbiamo letto nessun appello in questo senso. Farlo significherebbe stare dalla parte dei cittadini. Noi abbiamo riscontrato interesse da parte dei cittadini che ci tengono alla sanità sul territorio, hanno capito il problema. Si nota invece l’assenza della politica“