Positiva per il Codacons la decisione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di avviare azioni per rafforzare il monitoraggio dei prezzi, ma serve una battaglia più incisiva contro le speculazioni.
“Sul fronte dei listini al dettaglio qualcosa non va nel nostro paese – spiega il presidente Carlo Rienzi – Nonostante il crollo dell’energia e il calo delle bollette, per i beni primari come alimentari e carrello della spesa i prezzi continuano a salire con percentuali a due cifre, rispettivamente del +11,9% e +11,3% su base annua, al punto che solo per cibi e bevande un nucleo, a parità di consumi, spende in media 915 euro in più all’anno. E’ evidente che qualcuno sta speculando sulla pelle dei consumatori, evitando di ribassare i listini nonostante vi siano tutte le condizioni per una discesa dei prezzi”.
Per tale motivo abbiamo chiesto il contributo del Ministro della salute, Orazio Schillaci, affinché metta a disposizione gli agenti dei Nas allo scopo di svolgere, in collaborazione con la Guardia di Finanza, controlli presso produttori ed esercizi commerciali, verificando possibili anomalie nella formazione dei prezzi al dettaglio.
Sul sito del Codacons è stata poi pubblicata una pagina dove quale i consumatori possono segnalare aumenti improvvisi dei prezzi di beni e servizi: dal caffè all’ortofrutta, dalla carne alle tariffe di hotel, ristoranti e stabilimenti balneari.