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Il Partito Democratico si unisce alla battaglia per la Vignarola

Il Partito Democratico si unisce alla battaglia per la “Vignarola”. Il futuro dell’area verde, continua a tenere accesso il dibattito politico tra maggioranza ed opposizione e non solo. Il Tar del Lazio, ha accolto lo scorso 28 dicembre, il ricorso della società “La Pineta Srl” proprietaria dell’area, che condanna il comune di Anzio, a 1500 euro di spese di giudizio per non aver più risposto, interrompendo l’iter attivato dalla precedente amministrazione Bruschini, con la Delibera di G.C. n. 110 del 18/11/2015. Ricordiamo che la suddetta delibera, dell’ex assessore Sebastiano Attoni, obbligava il privato a cedere 604.909 mq, per la realizzazione di un parco pubblico in continuità ambientale con la Riserva di Tor Caldara, lungo la Via Ardeatina, in cambio di un’edificazione con destinazione turistico ricettiva e alberghiera, permettendoli, inoltre di “spacchettare”, la cubatura in lotti sull’ area, i cosiddetti quattro cantoni. Una decisione che ha subito mobilitato gli ambientalisti, facendo nascere il comitato “Vignarola nel cuore” nel 2015 di cui promotore il consigliere di opposizione Luca Brignone ed AnzioDiva.

Il sindaco Candido De Angelis è sempre stato distante dalla delibera di Attoni, anche se nel primo consiglio comunale d’insediamento non è stata revocata dalla sua maggioranza, ma di fatto la nuova amministrazione è stata condannata, per aver interrotto l’iter ed avrà 90 giorni di tempo per rispondere.

Qui di seguito il comunicato dei Dem:

“Si chiamava sviluppo senza mattone un punto del nostro programma elettorale e c’era scritto chiaramente “revoca della variante Puccini” alias Vignarola. Abbiamo presentato, primi firmatari Del Giaccio e Marracino, una mozione sottoscritta dal resto dei consiglieri di minoranza, Cafà esclusa, ma la proposta è stata bocciata solo perché presentata da noi. Il Sindaco ha detto che avrebbe garantito lui e che non si sarebbe fatto nulla di diverso dalle previsioni di piano, ma nel frattempo la proprietà è andata al Tar e ora o il Comune decide oppure si realizzano i “quattro cantoni”. La Capogruppo PD Marracino ha presentato un ulteriore ordine del giorno per chiedere la revoca della delibera di giunta che questo stesso centrodestra ha voluto: vediamo se il Sindaco mantiene la parola o se saremo di fronte all’ennesimo caso di variante, cemento e furbizia legate a questo piano regolatore.”

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