In merito al giudizio di parifica espresso oggi dalla Corte dei Conti sul bilancio 2022 della Regione Lazio, il presidente Francesco Rocca ha dichiarato:
«Accettiamo e rispettiamo il giudizio di parifica con riserva e ringraziamo il presidente della sezione regionale di controllo Roberto Benedetti, il magistrato relatore Vanessa Pinto e il procuratore regionale Pio Silvestri. Tuttavia, questo giudizio, che certifica la mancanza di 170 milioni di euro, al di là delle valutazioni di ordine contabile, va letto anche politicamente. Un buco finanziario così importante nel nostro bilancio si tradurrà, infatti, in ulteriori tagli nel prossimo esercizio. E ciò a causa della gestione della precedente amministrazione della sinistra e dei cinque stelle. Come ha spiegato il presidente della Corte dei Conti, la precedente Giunta spesso non ha rispettato le indicazioni arrivate dalla stessa Corte. Questo è il motivo per il quale oggi ci troviamo in tale situazione decisamente difficile, perché imporrà – come detto – ulteriori tagli a un bilancio già pesantemente provato dalla situazione debitoria. Affronteremo questa fase con estrema responsabilità nei confronti dei cittadini e dell’amministrazione regionale, recependo, come abbiamo sempre fatto da quando ci siamo insediati, le indicazioni e i rilievi della magistratura contabile. Ci auguriamo, altresì, che le opposizioni, fino a pochi mesi fa alla guida del Lazio e causa di questa pesante eredità, si comportino con la stessa responsabilità. Quanto denunciavamo in campagna elettorale non era uno slogan per ottenere il consenso dei cittadini, ma un allarme serio, nella consapevolezza della situazione che andavamo a trovare e ad affrontare, e che oggi è stata certificata dalla magistratura contabile».
L’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini, ha aggiunto:
«Ringraziamo la Corte dei Conti per il giudizio di parifica sul rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022. Una sentenza che rispettiamo, ma che lascia con l’amaro in bocca, poiché ci obbligherà a ulteriori sacrifici nel prossimo bilancio regionale. Saremo costretti, infatti, ad accantonare ulteriori somme, oltre a quelle previste a causa del disavanzo sanitario ereditato. Ciò vorrà dire altri tagli che incideranno sulla vita dei cittadini. Provvedimenti che avremmo potuto evitare se chi ci ha preceduto avesse rispettato, negli ultimi anni, i rilievi della Corte».