Missione compiuta. La Pallanuoto Anzio dopo circa tre anni di purgatorio è tornata in serie B, grazie all’ultima decisiva vittoria ottenuta contro il Centumcellae lo scorso 30 giugno, che ha proiettato i neroniani al vertice della classifica, con il sorpasso ai danni della Libertas Roma, fondamentale per evitare la trappola dei play-off. L’ultimo successo di Civitavecchia ha sigillato una stagione da incorniciare per Lucci e compagni, che sin dalle prime giornate hanno dimostrato di poter competere per il vertice della classifica, facendo emergere un grande spirito di gruppo. E’ stata la vittoria anche dello storico presidente Roberto Busiello, da molti anni alla guida del club, che ha vissuto un’altra profonda emozione e che ha visto premiata la politica societaria improntata alla valorizzazione del vivaio locale.
Presidente Busiello, finalmente è arrivata la tanto attesa promozione. Cosa ha provato a caldo dopo il trionfo di Civitavecchia?
“Pensavo di aver raggiunto il massimo con la conquista della serie A, ma questa volta è stata un’emozione speciale, anche perché la promozione è stata firmata da tutti ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile. Questo aspetto fa aumentare in modo esponenziale la nostra soddisfazione, a maggior ragione perché eravamo assenti da ben tre anni dalla serie cadetta. A Civitavecchia abbiamo vissuto una splendida giornata di sport, contando anche sull’apporto decisivo del nostro pubblico che ci ha seguito in massa nonostante la distanza considerevole da Anzio e alla fine è terminato tutto con un doveroso tuffo collettivo”.
Ripercorrendo il film della stagione, c’è stato un momento di svolta in cui avete creduto di farcela e quello in cui avete pensato di non essere all’altezza?
“Difficile fare una fotografia precisa del cammino effettuato, anche perché si è trattato di un campionato livellato e dove poteva bastare un arbitraggio contrario per sovvertire i pronostici. Si è giocato sul filo di lana, basti pensare che anche un pareggio contro il Civitavecchia ci avrebbe negato la gioia della promozione diretta. Non abbiamo mai avuto la sicurezza di farcela e non c’è stato un momento di svolta, però abbiamo sempre creduto nei nostri mezzi fino all’ultimo istante”.
E’ arrivato il momento delle celebrazioni. C’è qualcuno in particolare che è stato il vero artefice di questo trionfo? Infine la società come intende programmare la prossima stagione?
“Non vorrei sembrare retorico, ma il merito è di tutto il gruppo. Non ci sono menzioni particolari da fare, se non rimarcare l’ottimo lavoro svolto da tutte le componenti societarie. Per quanto concerne il futuro, la società continuerà a puntare con forza sul vivaio, anche perché i risultati ci danno ragione. Non bisogna dimenticare lo splendido risultato centrato dai ragazzi dell’Under 17 che a partire dal 17 luglio si giocheranno il titolo nazionale ad Avezzano. Io non sono più “giovane” ma l’entusiasmo ancora mi contagia e di sicuro il mio impegno proseguirà ancora a fianco di tutti i dirigenti. Qualche giocatore ci lascerà perché la pallanuoto è uno sport povero e quindi non è semplice trattenere alcuni atleti, ma il gruppo di quest’anno rimarrà quasi al completo, mentre per la guida tecnica (Criserà –ndr-) siamo ancora in fase di studio”.
L’unica nota stonata nella cornice della festa biancoceleste è proprio la querelle legata alla permanenza del tecnico Mimmo Criserà, che alle nostre domande incalzanti sulla possibile riconferma si è trincerato dietro al classico refrain del “godiamoci la festa, ci sarà tempo per parlare della mia posizione”. La sensazione è che qualcosa si sia rotto, sarebbe un autentico peccato perché anche il tecnico è stato un elemento essenziale nella cavalcata che ha condotto la squadra in serie B. A breve si attendono sviluppi decisivi.