Nel pomeriggio di mercoledì un Assistente capo coordinatore Daniele M. appartenente alla Polizia Penitenziaria in servizio presso il Penitenziario di Velletri – libero dal servizio – prese notizie sul territorio in merito alla detenzione di materiale pirotecnico di natura artigianale e privo di marchio di garanzia, in possesso di due sospettati a bordo di una autovettura che si muovevano in modo insolito per effettuare la vendita al dettaglio del materiale pirotecnico illegale, provvedeva a coinvolgere i Carabinieri di Lavinio per accertare e controllare i sospettati in quanto si stavano per dirigersi verso la città di Roma, ma in realtà si erano messi in viaggio verso Napoli per andare a caricare altri fuochi pirotecnici illegali per la successiva vendita. L’ Assistente capo coordinatore Daniele M. unitamente ai Carabinieri di Lavinio provvedevano ad organizzare una attesa per effettuare un controllo accurato ed approfondito al veicolo sospettato, al momento del suo rientro nella città di Nettuno. Nelle prime ore del mattino di giovedì l’autovettura sospettata – come già preventivato – veniva intercettata nella città di Nettuno in direzione Anzio dove prontamente veniva fermata dall’ Assistente capo coordinatore Daniele M. unitamente ai Carabinieri di Lavinio. Il controllo sulla vettura dava esito positivo poiché sia nel bagagliaio che sui sedili posteriori erano presenti numerosi scatoloni e buste contenente materiale e pirotecnico illegale e altamente pericoloso in quanto pieni di polvere esplosiva. I due sospettati un uomo di 45 anni e una donna di 44 anni venivano accompagnati in caserma dove sono stati gravemente indiziati per il reato di fabbricazione e commercio abusivo di materie esplosivo. Successivamente è stata estesa la perquisizione presso la loro abilitazione dove veniva rinvenuto altro materiale pirotecnico illegale. Complessivamente venivano sequestrati trecento kg di materiale pirotecnico illegale così detenuti: 65 confezioni di razzi, cobra e bengala; 27 cipolle artigianali di varie dimensioni; 16 scatole di batteria da 100 e 200 colpi; 60 scatole di fuochi d’artificio di piccole dimensioni (petardi, stelle, vulcano), e la somma in contanti di circa 400 euro. Dalle successive verifiche la donna è risultata percettrice del reddito di cittadinanza, immediatamente attivate le procedure per la revoca del beneficio tramite gli organi preposti. A darne notizia è il sindacalista SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che da sempre accende i riflettori sulle criticità del Penitenziario di Velletri. Come Sindacato – Commenta Olanda – ci congratuliamo con il nostro collega Assistente capo coordinatore Daniele M. per avere ancora una volta dimostrato elevata capacità professionale. La scorsa settimana aveva intercettato, fermato e denunciato un altro venditore di materiale pirotecnico illegale, oltre ad avere già svolto numerose operazioni fuori dal servizio. Auspichiamo che il nuovo Ministro della Giustizia Carlo Nordio prenda atto che la Polizia Penitenziaria anche fuori dal servizio svolge attività di Polizia Giudiziaria h24 su tutto il Territorio Nazionale, che non ha niente a che vedere con un corpo inesistente che si chiama “guardie penitenziarie – che non vedono come gli occhi della Polizia Giudiziaria – ” come da lui proferito.