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Marino. Pieno successo seconda edizione Premio Letterario Nazionale Moby Dick – Gruppo H24. In apertura monito per la pace in Palestina

Una giornata segnata dal successo. Successo per la presenza di pubblico, con la ricerca di altre sedie per far stare comodi partecipanti e intervenuti in numero maggiore all’accoglienza prevista. Successo per la qualità e la sintonia, il feeling espresso durante tutto il pomeriggio-evento. Successo per l’adesione non formale dei partecipanti, vincitori e finalisti, alle motivazioni che hanno sorretto il posizionamento delle loro opere generosamente offerte al Premio e al pubblico che potrà leggerle. Tutto questo successo, non è stato mai percepito come una pausa in una bolla fuori dalla realtà. Per questo era un filo unico lo snocciolarsi, nell’aula consiliare di Palazzo Colonna, prima nelle note e parole di “Moby Dick” celeberrima del Banco; con le parole a seguire che hanno sottolineato i contenuti delle “lezioni americane” di Italo Calvino a cento anni dalla sua nascita, “Leggerezza. Rapidità. Esattezza. Visibilità. Molteplicità” che egli definiva “strumenti per orientarsi”. Strumenti, tutti volti all’umanità e all’umanesimo, che è lo spirito guida della associazione che organizza il Premio Moby Dick e di cui è permeato il Premio stesso. Per questo lo stesso filo ha unito coralmente, con la bandiera della pace sorretta dal Presidente di Bibliopop Sergio Santinelli, la motivazione della richiesta di cessate il fuoco, di liberazione degli ostaggi, la fine dei bombardamenti che a causa dell’azione terroristica di Hamas e della colonizzazione di Israele nei confronti della terra e del popolo di Palestina, sta insanguinando Gaza. Questo il contenuto, applaudito da tutta la platea del Premio Moby Dick di Palazzo Colonna quando Maurizio Aversa ha letto il documento redatto dal “Laboratorio Ebraico Antirazzista”, nello stesso giorno in cui a Roma e in tante altre piazze d’Italia, d’Europa e del mondo si è manifestato per la cessazione del fuoco delle armi, per la ripresa del dialogo all’insegna di due popoli, due stati.

Quindi, è seguita la vera e propria cerimonia del Premio che ha visto innanziatutto sottolineare da parte dei promotori le ragioni, le origini, gli itnenti futuri dell’iniziativa culturale anzionale messa in campo. Lo hanno fatto: Marco Onofrio, ideatore e presidente di una delle due giurie; Roberto Pallocca, scrittore e presidente dell’altra giuria; Sergio Santinelli, Presidente dell’associazione che sostiene e organizza il Premio – l’Associazione Acab/Bibliopop APS -, lo sponsor mecenate grazie al quale sono state coperte le spese sostenute e rese possibili le borse (di 500 euro ciascuna) dei due vincitori, Alessio Corsetti; Stefano Cecchi, sindaco e Pamela Muccini Assessore alla cultura del comune di Marino; Vittorio Nocenzi, ispiratore, grazie a Moby Dick, oltre che presidente onorario, del Premio stesso. Il motto stesso che viene utilizato nelle comunicazioni ufficiali, racchiude questi contenuti:” ” Occorre aggiungere quale valore simbolico di libertà, di ricerca e di rincorsa eterna all’ideale abbia e continui ad evocare la balena bianca? C’è bisogno urgente di seminare e custodire Umanesimo. E un Premio letterario è un piccolo ma significativo contributo alla crescita civile, culturale e sociale del Paese, come dei Castelli romani.”.(Marco Onofrio). A riprova, una delle autrici finaliste, Alessia Campa, ha voluto racchiudere, a poche ore dal termine dell’evento, nelle parole che seguono il proprio sentire: “Vorrei ringraziare tutti i componenti della giuria e gli organizzatori di cui ho apprezzato la competenza, la professionalità, ma soprattutto dei quali ho respirato l’ umanità. È stata una magnifica cerimonia, un momento di cultura che ha inebriato il mio spirito di molteplici emozioni e sentimenti. Grazie di cuore.”. Un di più è arrivato, proprio poco prima della consegna delle targhe e riconoscimenti, dal breve intervento dello scultore prof. Luigi Marazzi, che, a nome del Premio, ha annunciato che la prossima edizione, 2024, si arricchirà di una terza sezione: “Oltre a Narrativa e Poesia, si potrà partecipare anche con opere di Arti Visive.”.

A seguire pubblichiamo le classifiche per testimoniare le provenienze dei contributi letterari. Non potremo in questa sede dare spazio a tutti, ma alcuni hanno colpito i presenti e vogliamo rappresentarli. Senz’altro i due vincitori: Per la sezione Poesia, il poeta Dante Maffia, che non è alle prime armi, visto che è stato anche proposto come candidato al Nobel per la letteratura. Nelle sue sobrie parole di ringraziamento ha voluto sottolineare non solo la bontà dei temi che ispirano questo Premio, ma anche il fatto, che proprio per questo contenuto ha voluto cimentarsi in una esperienza giovane appena nata – è la seconda edizione – perchè visibilmente genuina. Questa la motivazione della assegnazione al suo componimento “Il guardiano dei libri”.: “Sulla linea ideale di Borges, Canetti e, andando a ritroso nel tempo, del suo amato Tommaso Campanella, Dante Maffìa sintetizza millenni di umanesimo in questa composizione che, con appena 37 versi, ha il respiro di un poema capace di abbracciare i termini di questioni eterne e smisurate, come la differenza biologica umana, il rapporto tra cultura e natura, i confini della realtà e del sogno, l’utopia, la verità, la rivelazione. I lumi della civiltà e della storia, al netto degli orrori in cui possono degenerare, abitano un «Palazzo di vetro in fondo al mare»: se si prova a forzarne i sigilli esso si mostra subito, qual è, un «Labirinto senza logica» che inutilmente speriamo di decifrare. Dalle profondità omeriche del Mediterraneo salgono ossessive le domande: come possono interagire in modo proficuo il mondo dei libri con il libro del mondo? sanno innescare circoli virtuosi per spezzare i lacci delle assuefazioni? le parole dei poeti, insomma, hanno la forza di cambiare l’esistenza anche se «non producono» ortaggi, frumento o altri generi di comune utilità? La risposta di Maffìa è affermativa: i libri sono pregni di futuro, anche se nessuno può sapere chi li leggerà; per questo vanno amati e custoditi. Grazie a loro, un giorno, il mondo e l’uomo e Omero stesso riacquisteranno la vista per vedere tutto come all’alba della creazione. E trovare di nuovo la felicità.”. (Marco Onofrio)

 

Per la sezione Narrativa, Fabio Fulfaro che è un medico oncologo ed è nato a Palermo nel 1968. Ha scritto nel 1989 un volume di poesie Il Canto delle Cicale (Ila Palma editore) ed è autore di numerosi racconti. Si occupa di critica cinematografica ed è collaboratore della rivista on line di Cinema Sentieri Selvaggi. Ha partecipato ad alcune monografie sul cinema di Orson Welles di Michael Cimino e Jonathan Demme. Organizza rassegne cinematografiche con temi riguardanti cinema e letteratura e cinema e psicoanalisi. Anch’egli ha avuto parole di apprezzamento per la qualità del Premio e per l’ispirazione che indica. Questa la motivazione della giuria circa il suo racconto “Di guardia a Mobyl”: “Rivisitazione molto originale di Moby Dick, tratta a un primo e più semplice livello di lettura il dominio crudele degli esseri umani sugli animali, esposti al pubblico con finalità di lucro. Si presta però a ben più complesse e interessanti letture. Tocca e tratta, ad esempio, il tema del lavoro a garanzia del guadagno. Il protagonista viene messo, infatti, di guardia alla fonte del business, in un’ottica meramente capitalistica. L’inganno finale, o per meglio dire, gli inganni, scardinano ogni percezione avuta nella lettura. Viene meno ogni riferimento. Per cosa lottiamo? Per cosa ci emozioniamo? Per cosa ci impegniamo ogni giorno? Che cosa difendiamo, spesso a scapito della nostra vita, se poi siamo tutti in un Truman Show?”. (Roberto Pallocca)

Oltre i vincitori, il vincitore del Premio speciale, Luciano Censi, e gli autori degni di menzioni e segnalazioni, ha conquistato e affascinato Casilda Chiara Cevoli, la minorenne accompagna dai genitori, che ha ricevuto una menzione per la sezione junior. Con piglio propositivo, non solo ha ringraziato per l’assegnazione ricevuta, ma ha voluto prendere la parola per dedicare il riconoscimento all’insegnante di italiano, la prof.ssa Silveria Conte. Della scuola “Istituto Comprensivo Capol DD – plesso Mazzini”, di San Nicola la Strada (Caserta). A lei, che Vittorio Nocenzi ha chiesto di posare nella foto ufficiale dell’evento, ha dedicato la riflessione che “è per avere queste possibilità di futuro che si giustifica la nostra azione, impastata di impegno, generosità e speranza”.

Al termine della cerimonia, che pur nella solennità dell’evento ha spesso avuto il sapore della festa popolare di letteratura, proprio per la generosità, l’impegno, la dedizione e lo slancio umanistico, ciascuno secondo il proprio ruolo che si trova a ricoprire in questo ambito, l’organizzazione del Premio ha assegnato targhe di riconoscimento a Vittorio Nocenzi, a Marco Onofrio, a Roberto Pallocca, al sindaco Stefano Cecchi, all’assessore alla cultura Pamela Muccini, ad Alessio Corsetti e a Sergio Santinelli. Di seguito l’esito del vaglio delle giurie:

 

Premio Letterario Nazionale Moby Dick – Gruppo H24 Seconda edizione 2022/2023

POESIA

Vincitore assoluto, Dante Maffia, “Il Guardiano dei libri” Roma

2 Luciano Censi, “Arco di pace” Guidonia

3 Elisabetta Liberatore, “Smarrirsi” L’Aquila

4 Alessia Campa, “Oltre l’abisso” Anzio

5 Stefania Rachillà, “Ho sognato” + menzione Gavotti Genova

6 Massimo Chiti, “Il senso della vita” Pistoia

7 Patrizia Francioso, “Ali di farfalla” Lecce

8 Patrizia Francioso, “Limen” Lecce

9 Federico Zucchi, “Inusitata bianchezza” Udine

10 Luigi Brasili, “C’era una volta” Tivoli

11 Livio Billo, “Ulisse per mare” Padova

12 Claudio Caldarelli,” Nel tuo essere corpo esteso” Fiano

13 Mariapia L. Crisafulli, “L’ineffabile” Messina

14 Mariapia L. Crisafulli, “Bagnasciuga” Messina

15 Luciano Censi, “Bacio alchemico” + Premio speciale Guidonia

Poesia – Menzione Giselda Rosati: Claudio Lugi, “La porta d’Europa” Roma

Poesia – Menzione Aurelio Del Gobbo: Donato Montesano, “La fine del mondo” Modena

Poesia – Menzione Mario Gavotti: Stefania Rachillà, “Ho sognato” Genova

Poesia – Premio speciale giuria: Luciano Censi, “Bacio Alchemico” Guidonia

 

 

Premio Letterario Nazionale Moby Dick – Gruppo H24 Seconda edizione 2022/2023

NARRATIVA

Vincitore assoluto, Fabio Fulfaro, “Di guardia a Mobyl” Palermo

2 Michele Piccolino, “Come fiori recisi” + segnalazione Formia

3 Wilma Greco, “Il sogno di Marta” Agrigento

4 Bruno Bianco, “Le onde della lotta” + menzione Di Falco Asti

5 Beatrice Fiaschi, “Libertà” Roma

6 Matteo Castello, “La Balena” Aosta

7 Claudia Proietti, “Abisso” + menzione Consoli Roma

8 Malos Mannaja, “Molly Dicks” + menzione Lupini Rovigo

9 Samantha Falciatori, “Un’eco nel vento” Terni

10 Daniele Piccinini, “La grande fuga di Moby Dick” Roma

11 Giuseppe De Sando, “che ce l’avrebbe solo ‘na moneta” + segnalazione Roma

12 Ilaria Mainardi,”Il Mappamondo” Pisa

13 Giovanni Melappioni, “La caccia” Macerata

14 Elena Piccardo, “La mia baleniera scricchiolante” Lanuvio

15 Paola Vercellotti, “Destino crudele” Torino

Narrativa – Segnalazione di merito

Amedeo Cappella, “Hana” Chieti

Michele Piccolino, “Come fiori recisi” Formia

Casilda Chiara Cevoli, “Mostri” Caserta

Giuseppe De Sando, “che ce l’avrebbe solo ‘na moneta” Roma

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