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Luciano Bruschini, sull’ex commissariato: “Rifiutai un preventivo di 700mila euro dall’ufficio tecnico ed incaricai Ierace”

Lo scorso 28 marzo il consigliere comunale, Lina Giannino ha acquisito la certificazione dell’ex commissariato di Anzio “Villa Angelina”. I documenti che attestano la sicurezza dell’edificio esistono, contrariamente ai dubbi sollevati in consiglio dalla Dem, che in un’interrogazione in consiglio preparata con l’aiuto di Paride Tulli, ne chiedeva copia, oltre ad accusare il dirigente Ierace di aver adottato:
“Una procedura inusuale e fuori norma, a cui si aggiunge lo spacchettamento artificioso dell’opera, priva di un progetto iniziale”.
I certificati acquisti sono di idoneità statica e di vulnerabilità sismica.
Va precisato che questa certificazione, si è ottenuta dopo uno studio sia storico, che di saggi, eseguiti sull’intero edificio, data l’assenza di qualsiasi tipo di certificazione preesistente, richiesta all’ufficio tecnico, che ha dichiarato all’azienda incaricata della certificazione, di non aver nulla di depositato nei propri archivi. Ricordiamo che l’ex commissariato, è stato ceduto a titolo gratuito dal Demanio, vincolato alla Polizia Locale a condizione che i lavori di ristrutturazione, fossero portati a termine entro tre anni. L’ex Sindaco di Anzio Luciano Bruschini ha dichiarato in merito:
“L’ufficio tecnico, a cui inizialmente chiesi di fare un progetto di manutenzione dell’edificio, mi presentò un preventivo di 700mila euro. Con una cifra del genere lo demolivo e lo rifacevo nuovo e non accettai. Quindi chiesi al dirigente Ierace di occuparsi direttamente dei lavori e spendere il meno possibile, sia per l’assenza di fondi sia perché le casse comunali non potevano sostenere la cifra spropositata proposta dall’ufficio tecnico. Mi fecero inoltre un altra proposta, sempre di 700mila euro, per un altro comando unico a Nettuno, della polizia locale, che rifiutai nuovamente. Il comando è stato ristrutturato secondo le norme previste. Prima era stato dichiarato inagibile, poi verificato che non lo è, vogliono far credere che l’appalto è stato spacchettato, non è così è tutto fatto secondo legge.”

Il Responsabile Unico del Procedimento, Maurizio Perica non è menzionato nell’interrogazione del consigliere. I conti portati in consiglio dalla Giannino, ora sono al vaglio di più enti e ad oggi, sembrano non tornare.

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