La protesta dei pescatori di Rio Martino nel pontino (Latina) prosegue senza sosta. Le barche sono ferme da tempo nel canale che è ostruito dalla sabbia. Sono una ventina i pescatori coinvolti che da un paio di mesi non escono più per mare a causa di questa ostruzione. Dopo Striscia La Notizia, arrivata sul posto lo scorso dicembre, ora a farsi portavoce della problematica è anche il TG3 con un servizio andato in onda proprio ieri, in cui sono state raccolte diverse testimonianze. Qualcuno tra i pescatori è emigrato altrove, insofferente e impotente di fronte a questa situazione.
Le barche si incagliano, si distruggono e si perdono tanti soldi per le famiglie che restano senza entrate. Sono anni che il canale si insabbia, non ci sono draghe fisse, dovrebbero essere sempre presenti per arginare l’ostruzione. Inoltre, sono emerse altre mancanze: non c’è l’illuminazione sulle banchine, non ci sono cassonetti per la differenziata né fontanelle con acqua corrente. Bisogna fare gasolio ad Anzio o a San Felice Circeo e questo comporta miglia da percorrere e, di conseguenza, ulteriore esborso per il carburante. L’assenza costante di manutenzione è causa dell’insabbiamento perenne.
Sono stati spesi milioni di euro, l’ultimo intervento di dragaggio risale allo scorso marzo, ma sono mesi che il canale è ostruito. Tanti pescatori hanno restituito il tesserino, altri pensano di farlo. La pesca è un’attività fondamentale per la nostra economia e per la nostra tavola. In tanti vivono di questo in una terra di mare.
L’amministrazione comunale è decisa a risolvere il problema, ma intanto le giornate passano e in mare non si può uscire.
Eleonora Persichetti