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Juventus, arrivata la decisione del GIP di Torino

Il caso Juventus sembra aver raggiunto le fasi finali: Il Gip di Torino, Ludovico Morello, ha risposto alle richieste dei PM legate all’inchiesta sui conti della società bianconera. In particolar modo, si esprime sia sui sospetti legati alle plusvalenze, sia per quanto concerne l’eventuale dolo sulla manovra stipendi. Respinte le accuse presentate dai PM.

Le parole del GIP

Plusvalenze: per quanto riguarda le accuse presentate sul caso plusvalenze, il Gip fa presente che la pratica è largamente diffusa, e quindi si esclude la malafede nell’applicazione di esse da parte del club. In mancanza di dolo, decade l’ipotesi di reato. Inoltre, i toni nei confronti degli indagati viene smorzato:

Sono soggetti completamente incensurati e perfettamente inseriti nel tessuto economico e sociale (nazionale e internazionale). La società nei cui confronti sono mosse le contestazioni è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in Borsa, quindi ragionevolmente molto attenta e sensibile alle conseguenze di eventuali indagini a suo carico”

Manovra stipendi: lo stesso responso arriva anche per i movimenti economici legati alla retribuzione dei tesserati. Anche in questo caso, infatti, si esclude l’ipotesi del dolo e si spiega come l’arrivo del Covid-19 abbia creato numerosi problemi economici, a causa della sospensione delle attività sportive. Morello afferma:

Le problematiche finanziarie del club erano in parte antecedenti all’emergenza Covid, tuttavia è bene evidente come entrambe le ”manovre stipendi” del 2020 e del 2021 siano in stretto rapporto con i fatti collegati alla pandemia e, quindi, come le stesse (certamente illecite e in relazione alle quali si condivide con la pubblica accusa la sussistenza di gravi indizi) siano da ritenersi legate a un determinato periodo storico non più attuale”

Come ultima cosa, il GIP ha negato tutte le richieste di arresto dei PM per le persone facenti parte della dirigenza, in quanto non è credibile che possano reiterare i presunti reati contestati, poiché non più aventi posizioni decisionali all’interno della Juventus.

Sul caso specifico della manovra stipendi, si è espresso anche l’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo e consulente legale del Torino, tramite un intervento a TuttoSport:

“Sono stato sorpreso dal clamore che ha generato. È una libera trattazione. Questi fatti avvenuti anche nella Juventus sono stati oggetto di valutazioni negative da parte di molti, ma in modo infondato: si tratta di attività lecite e diffuse e non illegali dal punto di vista amministrativo. Sulle plusvalenze invece ci sono già state due sentenze che hanno portato all’assoluzione di tutti i club coinvolti.”

La decisione della procura di Torino

Secondo SkySport, in fine, la Procura di Torino rinuncerà alle misure nei confronti della Juventus, sia per quanto riguarda la società, che le persone fisiche. Già lo scorso ottobre il Gip del tribunale di Torino aveva respinto le richieste di misure interdittive per Andrea Agnelli e altri indagati. Dunque, nonostante l’udienza fosse già fissata per il 21 dicembre, non ci sarà l’appello.

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