Le classi quinte dell’Istituto Comprensivo ARDEA 2 hanno affrontato la tematica del bullismo invitando a scuola lo scrittore Marcello Fontana. L’ autore nel suo libro ” L’ombra del chaos ” affronta, con un racconto in parte fantastico, in parte realistico, la tematica del bullismo e del difficile rapporto con i genitori, vissuti da un adolescente. L’entusiasmo con cui gli alunni hanno partecipato alla lettura in classe dei primi capitoli ha indotto le insegnanti ad invitare lo scrittore che questa mattina ha risposto a tutte le numerosissime domande. Significativa è stata la spiegazione di come al bullismo verbale e fisico debba essere affiancato anche quello dell’isolamento dal gruppo. Con un linguaggio semplice e coinvolgente, lo scrittore ha invitato gli alunni a riflettere su tali tematiche e a formulare domande che spesso per timore o timidezza i ragazzi non fanno. Ringraziamo la dirigente per aver autorizzato questa iniziativa e speriamo di poterne realizzare altre della stessa tipologia.
“Iniziativa a cui và dedicato un grande ringraziamento a tutte le insegnanti dell’ Istituto comprensivo ARDEA II, ma un ringraziamento particolare deve essere dato alla nuova dirigente scolastica, al vicepreside e comunque a tutti i membri del consiglio, che si adoperano affinché si abbia sempre più inclusione, condizione per cui il bullismo ne è un triste avversario, – le parole di Rolando Roberti membro del consiglio di istituto – ringrazio personalmente, ma credo di non sbagliare, nel farlo a nome di tutti i genitori dei ragazzi che frequentano i plessi e i membri del consiglio, chi ha contribuito in maniera significativa a far sì che lo scrittore Marcello Fontana, venisse a fare un costruttivo incontro con i ragazzi. Mi riferisco in particolare all’ insegnante Siana Ravizza e l’insegnante Tufano Angela, ovviamente ribadendo un ringraziamento totale a tutti gli insegnanti di qualunque grado. Sperando che questo sia il primo passo per far tornare la scuola come punto centrale della vita collettiva della comunità- conclude Roberti – , che grazie agli insegnanti può diventare quello che dovrebbe essere “il centro attivo per la crescita sociale e morale, il riferimento per la formazione dell’individuo e l’ossigeno che ci rende liberi”.