Un centinaio di persone si sono ritrovate, questa mattina, in presidio in via dell’Inviolata a Guidonia Montecelio. La strada è quella che dà l’accesso al Tmb, impianto che dovrebbe accogliere in futuro parte dei rifiuti romani. Ad allarmare i residenti è stato l’annunciato avvio del collaudo del Tmb, poi però rinviato per ragioni estranee alla protesta. “Hanno voluto saggiare la nostra reazione e adesso sanno che siamo pronti”, hanno detto alcuni i manifestanti quando il sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo, ha riferito che nessun camion, carico di rifiuti da Roma, sarebbe arrivato oggi. A chiamare a raccolta i manifestanti sono stati gli esponenti del M5s locale e tra loro l’ex sindaco Michel Barbert. “Oggi ribadiamo il no all’apertura impianto tmb”, ha detto Barbet. “Abbiamo amministrato fino a giugno e in cinque anni ci siamo battuti per evitarne l’apertura perchè lo riteniamo non adedeguato e vecchio, ma anche perchè costruito in un parco tutelato da vincoli, in cui c’è già una discarica che, anche se chiusa, continua a inquinare le falde acquifere”.
Una vicenda, quella del Tmb di Guidonia che si trascina da un decennio, da quando venne autorizzato alla costruzione e, seppur realizzato, non é stato mai collaudato. Il commissariamento della società proprietaria ha rallentato ulteriormente le procedure fino a questa estate quando, da Regione Lazio e Città Metropilitana è arrivato il via libera al collaudo, propedeutico all’attivazione. La capacità di smaltimento di 600 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno è ritenuta una parziale soluzione per superare la crisi dovuta all’incendio del Tmb di Malagrotta, avvenuto il 15 giugno scorso. “Qui faccio la raccolta differenziata da una vita – ha raccontato una anziana donna tra i manifestanti – mi becco la multa se sbaglio, e comunque mi devo prendere i rifiuti indifferenziati di Roma che non fa la raccolta differenziata”.
Il sindaco di Guidonia ha replicato ai manifestanti che “non sono i sindaci che decidono, ma sono i giudici amministrativi”. E infatti il Tar ha rigettato entrambe le richieste di sospensiva dell’apertura impugnate sia dalla nuova amministrazione di Guidonia che da quella passata. “I giudici si esprimeranno nel merito a luglio – ha continuato il sindaco Lombardo – ma intanto c’è il nulla osta al collaudo”. Proprio sul collaudo e il suo superamento, ormai, sono riposte le ultime speranze dei residenti. Ma il pericolo per la zona, secondo Valerio Novelli consigliere regionale M5s e presidente della commissione Ambiente e agricoltura, va al di là del Tmb e si chiama cementificio: “Il Combustibile solido secondario (Css) prodotto dal Tmb alla fine del processo di lavorazione dei rifiuti potrebbe diventare combustibile per i cementifici – ha detto Novelli – e a poca distanza dal Tmb di Guidonia c’è uno dei piu grossi impianti del territorio. Ci batteremo per impedire che diventi un inceneritore di immondizie”. A proposito del Tmb, invece, ha ricordato che nell’iter autorizzativo ci sono le firme della ex dirigente regionale Flaminia Tosini, oggi sotto processo per corruzione.
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