In Europa manca ancora una direttiva che protegga i cittadini dalla presenza di fibre di amianto in acqua potabile, sia in termini di monitoraggio che di prevenzione primaria. ISDE si occupa da anni di questo problema a livello internazionale ed ha prodotto due studi dai quali emergeva la presenza di un possibile rischio per la salute pubblica, non considerato dalla normativa vigente. Tali pubblicazioni hanno richiamato l’attenzione dell’ANSES (Agenzia nazionale francese per la sicurezza sanitaria e alimentare) e, soprattutto, del Parlamento Europeo.
L’ANSES, sulla base delle pubblicazioni Isde, ha istituito nel 2017 un gruppo di lavoro con l’obiettivo di riesaminare la letteratura disponibile sull’argomento. Il rapporto finale, pubblicato a novembre 2021, conferma i rischi per la salute derivanti dall’ingestione di fibre libere di amianto con l’acqua potabile, “segnali” che suggeriscono “la possibilità di un’associazione”, sia in termini di incidenza che di mortalità, con i tumori maligni di esofago, stomaco e colon.
Notizia di rilievo è che il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una mozione che contiene raccomandazioni specifiche sulla prevenzione primaria dei rischi da amianto ASSUNTO PER INGESTIONE.
Bruna Di Berardino
Ennesima iniziativa di successo per Giovanni Nappi con la seconda edizione di “Zuccando”, la festa…
"L'obiettivo e' il titolo, ma la strada e' lunga", dice il monegasco al termine della…
I nerazzurri di Inzaghi restano al secondo posto a -2 dal Napoli
Allo stadio Olimpico nella ottava giornata di Serie A, la Roma perde 0-1 contro l'Inter…
BARI (ITALPRESS) – “Il primo Festival, due anni orsono, aveva al centro il riconoscimento della…
Primo successo casalingo per i sardi, i granata al terzo ko consecutivo