Tutto comincia con “Believe”. Su un groove ritmico abbastanza tosto e su vari inserti electro rilassanti si innesta il cantato di May Rei. Il mood sonoro è tra ambient, synth pop e trip hop e mi fa pensare a qualcosa dei Portishead o Hana e alcuni suoni alla Moby. Il chorus trasmette tanto appeal, le sonorità sono luminose. Azzeccati i bridge verso la fine del pezzo. I versi ripetuti pure scatenano tanto appeal.
Segue “Coming home” con le sue spirali sonore/arpeggiatori sci fi alla Vangelis. Bagliori di luce attraversano il pezzo e anche qui arriva una sorta di intervallo sonoro/bridge a spezzare il ritmo. L’arpeggiatore è una meraviglia in questo pezzo. Bel contrasto tra sonorità luminose e frequenze basse. “Danger” è tanto pulsante e il basso senza dubbio prorompente e tanto figo, magnetico. Alcuni tappeti sonori mentali arricchiscono il sound. E ancora un bridge indovinato….
”Hypnotized” è tanto dark e spinge l’album versi altri colori. Qui ci sembra di ascoltare del trip hop misto al dark wave. Mi vengono in mente i Massive Attack di “100th Window” o di “Mezzanine”. Pezzo molto mentale, molto evocativo, uno dei migliori della serie senza dubbio. Ti porta la mente in un luogo alieno, stupefacente. L’oscurità è un qualcosa che ti porti dentro…come un malanno insanabile, un cancro che ti divora…Allo stesso tempo diventa un modo di vivere, l’essenza della tua anima…e questo pezzo sembra esprimere quella oscurità…alcuni refrain della canzone sono incredibilmente ipnotici…pezzo pure tanto narrativo, con un discreto appeal…
“Out of time” offre una cassa dritta in esordio. Poi il beat evolve e abbiamo del dark wave tanto penetrante, struggente. Sono le sonorità ed impressioni di alcuni pezzi di “Ananke” che ritornano, in evoluzione ovviamente. Tanto oscura anche questa come canzone ma i lampi sonori non mancano. A tratti pure ballabile. “Revelations” è particolarmente marziale e sci fi allo stesso tempo per alcuni pattern. Irresistibile e colma di appeal con sonorità che ti avviluppano: una delle migliori della serie, quella che ti fa fremere il corpo…
“Take me to the moon” presenta altra linea di basso corposa e degli archi. Qui come altrove songwriting indovinato. Verso la fine una variazione proprio inaspettata, che ti sconvolge. May Rei domina come un’imperatrice nel mondo sonoro sontuoso degli Hertzen. Un mondo sonoro ricco di inventiva e di ricerca sonora. Nessun pezzo è uguale all’altro….
“The last temptation” mi fa pensare a qualcosa dei Depeche Mode per alcuni refrain. Una canzone di contrasti e ancora con trovate inaspettate. Sembrano proprio “on fire” gli Hertzen in questo album, tanto ispirati. “Unheard words” pure è tanto dark, tenebrosa: ci sembra di entrare in una sorta di tunnel sonoro oscuro ascoltandola. Mi piace tanto il beat e le armonie trovate, cosa che si può dire certamente per tanto di questo album pieno anche di melodie oltremodo stuzzicanti. Pure qui penso ai Depeche Mode ma anche a The Cure e qualcosa di Madonna di tanti anni fa…
“Vampires and angels” offre un piano su un beat rotondo e massiccio. Poi il piano cede il posto al basso e arrivano dei tappeti sonori ampi e distesi. Una canzone che andrebbe bene anche per un videogame horror…sempre un songwriting sontuoso pure qui, sempre ricerca dell’effetto sorpresa…”White frost” offre passaggi ammalianti e mentali, terribilmente mentali, perché gli Hertzen sono stupendamente ammalianti e mentali e fanno di tutto per esserlo…
“Secret sins” è presente su Youtube con un bellissimo video. Con il suo synth e groove ritmico super rappresenta il pezzo da novanta del disco, quello su cui puntare in sede live. Con qualche reminiscenza The Cure risulta magnifico, oltremodo allettante. Chorus stupendo non c’è che dire…parole uguali devono essere spese pure per i bridge verso la fine della canzone…Anche “Hope” è presente su Youtube con un video. Anche con questo pezzo siamo in linea con “Ananke”. Malinconico, mentale, struggente ci rapisce e ci scava come un vuoto dentro. E’ l’oscurità inesorabile, è l’oscurità insanabile che si fa strada in noi e non ha requie la pulsione che scatena la sua beltà nella nostra anima….Anche “Hope” rappresenta un’altro tassello fondamentale dell’album e va senza dubbio esaltato in sede live.
Songwriting eccellente, ricerca sonora incessante e tanta inventiva: queste le cose che caratterizzano “Emotionally Numb” e che lo differenziano da Ananke. Maturazione ed evoluzione rispetto al disco precedente. May Rei sempre magnifica: ci trasmette ogni centimetro della sua anima, ammesso che si possa misurare in centimetri!?!?
Anche il lato tecnico è da encomiare: LUFS/master eccellenti come pure il mix e il song design. Tutto questo unito al già citato eccellente songwriting rende questo disco un gioiello di grande valore. I vari suoni che si miscelano sembrano esprimere una dimensione cangiante ed esplosiva! Cangiante ed esplosivo il nuovo disco degli Hertzen: sarà una goduria per gli amanti di una certa elettronica…
Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/7EnNXB6tAoAo2N2hJ8Bt4m
web links:
Multi-link: https://linktr.ee/hertzen
Website: https://www.hertzenmusic.com/
Facebook: https://www.facebook.com/hertzenmusic
Instagram: https://www.instagram.com/hertzenmusic/
Twitter: https://twitter.com/hertzenmusic
TikTok: https://www.tiktok.com/@hertzenmusic