Il reperto è stato rinvenuto nella fondazione di un muro tardoantico ma si conserva integro. Riutilizzato come materiale da costruzione giaceva con il viso rivolto verso il basso, protetto da un banco d’argilla sul quale poggia la fondazione del muro. “Il riuso di opere scultoree, anche di importante valore, era una pratica molto comune in epoca tardo medioevale che ha consentito, come in questo caso, la fortunata preservazione di importanti opere d’arte”, spiega in una nota il Sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce. “Grazie al lavoro attento degli archeologi e delle archeologhe della Sovrintendenza – conclude -, siamo in grado di approfondire la conoscenza di un quadrante della città che stupisce per la ricchezza della sua storia millenaria”. La testa è al momento affidata ai restauratori per la pulizia, e agli archeologi per una corretta identificazione e una prima proposta di datazione, che appare ancorata all’epoca augustea. La scoperta è avvenuta nel corso dei lavori per la riqualificazione del Mausoleo di Augusto e piazza Augusto Imperatore, sul lato orientale dell’area in corso di intervento.
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