La figura del consulente aziendale sta guadagnando un ruolo sempre più importante. Questo accade perché il mondo aziendale diventa sempre più complesso ed è soggetto ad un’evoluzione molto rapida. In una situazione del genere c’è bisogno di professionisti che offrano alle aziende competenze specializzate, consigli strategici e soluzioni innovative per sfruttare tutte le opportunità perché un’azienda abbia successo e possa guadagnare di più.
Le opportunità di carriera
Tra le opportunità che un consulente ha a disposizione c’è anche quella di operare in proprio come libero professionista; in questo caso ovviamente sarà necessario aprire una partita iva – e a tal proposito l’esperto di fisco e regime forfettario Giampiero Teresi nel suo blog chiarisce quale sia il corretto codice Ateco per un consulente aziendale – per poter fornire le proprie prestazioni a diverse aziende private o enti pubblici.
In ogni caso le opportunità di carriera del consulente aziendale sono tante, anche perché queste figure possono specializzarsi in diversi settori. Fra questi si possono citare la finanza, il marketing, le tecnologie e le risorse umane, oltre che la gestione strategica. Una grande varietà che offre opportunità di lavorare con diverse tipologie di aziende, anche start up e multinazionali.
Il consulente aziendale, con la sua preparazione e la sua esperienza, può aspirare a conquistare ruoli di leadership, per esempio diventando dirigente in aziende. In questo modo riesce a guadagnare di più e può influenzare con le sue strategie i processi aziendali. Può inserirsi in ambito internazionale per l’espansione del mercato italiano o può svolgere lavoro autonomo e freelance.
Quanto guadagna un consulente aziendale
Molte possibilità per il consulente aziendale anche dal punto di vista economico, in quanto il suo guadagno è piuttosto significativo. All’inizio della sua carriera, in Italia lo stipendio di un consulente di questo genere può variare dai 30.000 euro ai 50.000 euro, a seconda del settore e dei luoghi in cui opera.
Con l’aumentare dell’esperienza e della specializzazione, può crescere anche il guadagno. Basti pensare, per esempio, ai consulenti senior e ai partner di società, che possono guadagnare anche più di 100.000 euro all’anno. Oltre allo stipendio base, molti consulenti ricevono dei bonus, che sono delle ricompense per le prestazioni.
I consulenti freelance naturalmente possono negoziare tariffe per ogni progetto e a volte questi guadagni possono essere molto remunerativi. Nel momento in cui un consulente si trova a gestire varie strategie per grandi aziende, per progetti più complessi che richiedono competenze di alto profilo, può aumentare ancora di più il suo guadagno.
Le strategie per il successo
Una strategia fondamentale perché un consulente aziendale ottenga successo è quella dell’aggiornamento continuo. Bisogna pensare che il mondo degli affari è in costante evoluzione, visto che in questo settore emergono continuamente tecnologie e metodologie nuove. Un consulente che vuole rimanere competitivo deve impegnarsi nell’apprendimento continuo.
Per i consulenti che operano in ambito freelance, è molto importante costruire una rete di contatti affidabili. Questo obiettivo si può raggiungere partecipando ad eventi, aderendo ad associazioni professionali e mantenendo una presenza attiva sui social network.
I consulenti devono essere in grado di adattarsi rapidamente a differenti ambienti aziendali e culturali, soprattutto quando la loro attività si svolge con clienti internazionali.
Le specializzazioni in crescita
Ci sono varie specializzazioni in crescita per quanto riguarda la consulenza aziendale. Per esempio, si può ricordare la consulenza in digital transformation, che implica competenze nella gestione del cambiamento e nell’implementazione di soluzioni tecnologiche. Poi c’è la specializzazione legata alla cybersecurity e alla protezione dei dati, anche riguardo alla conformità normativa soprattutto in relazione al GDPR.
Inoltre un’altra specializzazione essenziale è quella che riguarda le strategie etiche e la responsabilità sociale d’impresa, con un’attenzione particolare alla sostenibilità.