Uno studio de Il Sole 24 Ore sul mercato del lavoro diffuso a settembre 2021 parlava di 1,2 milioni di posti da coprire con urgenza, a fronte di una disponibilità di pochi profili con le giuste competenze. Un divario quello tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro che nel nostro Paese viene lamentato ormai da tempo.
Ed è con l’obiettivo di colmare questo gap e avvicinare il mondo delle aziende non solo alle Università, ma anche agli studenti stessi, che è nata la collaborazione tra Simposio, agenzia fondata da Emanuele Pecora, Innovation Manager iscritto all’albo dei manager dell’innovazione del MISE, e l’Università “La Sapienza” di Roma, nella persona della Professoressa Barbara Mazza, Presidente del Corso di Laurea Magistrale “Organizzazione e Marketing per la comunicazione d’impresa” e docente del corso “Comunicazione organizzativa e di corporate”.
Una partnership che va avanti con successo dal 2016, e che offre agli studenti una piccola anteprima di come sarà lavorare nel mondo della comunicazione e cosa significhi realizzare un project work. Ogni anno Simposio coinvolge un gruppo di aziende tra i suoi clienti e altre realtà con cui è in contatto, mettendosi in gioco anche in prima persona. Le aziende coinvolte partecipano poi ad una giornata di brief, nel corso della quale si presentano agli studenti, illustrando gli obiettivi che vorrebbero raggiungere.
Successivamente gli studenti si organizzano in gruppi di lavoro, scelgono una delle aziende, e devono ideare da zero un piano di comunicazione della durata di 12 mesi, che preveda un budget massimo di 20 mila euro, che aiuti il loro “cliente” a rafforzare o sviluppare brand awareness e a raggiungere gli obiettivi aziendali. Poco dopo, Simposio organizza un Q&A con i referenti aziendali e il gruppo di lavoro per chiarire eventuali dubbi e rispondere alle domande.
Infine, si tiene un evento in presenza in cui partecipano la Professoressa, gli studenti, Simposio e tutti i referenti aziendali, nel corso del quale vengono presentati i project work, proprio come in una riunione agenzia-cliente, e, infine, ricevono una valutazione dalla docente.
“Per gli studenti questo progetto vuol dire dare concretezza a ciò che hanno studiato e potersi confrontare con dati, persone e aziende reali. – Commenta la professoressa Barbara Mazza – Un vero e proprio banco di prova, che li mette di fronte a quello che sarà il lavoro per il quale stanno studiando con impegno. Un’esperienza che li motiva moltissimo e che negli anni ha dato la possibilità a molti studenti di mettere in luce le proprie qualità e le proprie idee, di farsi conoscere dalle aziende e avvicinarsi al mondo del lavoro”.
“Ormai da tempo portiamo avanti questo progetto, anche grazie alla preziosa collaborazione della professoressa Mazza, che per noi e le aziende coinvolte rappresenta un interessante punto di vista sul nostro stesso business. – Aggiunge Emanuele Pecora – Avere l’opportunità di essere visti e analizzati da occhi diversi, occhi che hanno ben chiara la teoria e come dovrebbero andare le cose, è un grande privilegio. Negli anni abbiamo visto proposte davvero interessanti da parte dei gruppi di lavoro, alcune idee sono state prese in considerazione dalle aziende che avevano partecipato, per poi essere sviluppate ed inserite nella strategia aziendale. Sono certo che anche quest’anno avremo il piacere di assistere a presentazioni di grande contenuto, e, magari, anche stavolta alcune delle proposte troveranno spazio in concreto nel mondo reale”.