Carta di identità elettronica, nuovo open day a Roma: conviene approfittarne, ecco quando avverrà

O peggio, ti dice che il primo appuntamento utile è tra tre mesi. Una vera odissea digitale che, nei mesi scorsi, ha fatto innervosire migliaia di romani. E tutto questo per ottenere un documento che, sulla carta, dovrebbe essere più comodo e sicuro del vecchio tesserino cartaceo.
La CIE – acronimo di carta d’identità elettronica – è ormai obbligatoria per chi rinnova il documento, e rappresenta molto più di un semplice pezzo di plastica: è dotata di microchip, consente l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, può essere usata per viaggiare nei Paesi dell’area Schengen.
Insomma, un bel salto in avanti. Ma la realtà, almeno fino a poco fa, è che per tanti ottenere questa carta è stato più difficile che ottenere un passaporto. Le lunghe attese, la scarsità di personale negli uffici anagrafici e una piattaforma ministeriale spesso instabile hanno creato un imbuto che ha fatto notizia più volte sui quotidiani locali.
Open day in arrivo: nuove chance per chi è rimasto bloccato
Ora però qualcosa si muove. Sabato 14 e domenica 15 giugno torna un nuovo open day dedicato alla CIE, con aperture straordinarie in diverse zone della città. Per chi ha bisogno urgente di rifare la carta d’identità o non riesce proprio a trovare un appuntamento durante la settimana, è una vera boccata d’ossigeno.

Gli uffici anagrafici dei Municipi III (via Fracchia 45) e XIII (via Aurelia 470) apriranno sabato: il primo dalle 08:00 alle 16:00, il secondo dalle 08:30 alle 13:30. Ma la vera novità riguarda gli ex PIT – i Punti Informativi Turistici – di piazza Santa Maria Maggiore, piazza Sonnino, piazza delle Cinque Lune e il punto di via Petroselli 52, che resteranno operativi sabato dalle 08:30 alle 16:30 e anche domenica mattina, dalle 08:30 alle 12:30.
Per prenotare, basta collegarsi al sito Agenda CIE del Ministero dell’Interno a partire da venerdì 13 giugno. Una volta ottenuto l’appuntamento, è sufficiente presentarsi con una fototessera, una carta di pagamento elettronico e – ovviamente – il vecchio documento (anche se scaduto).
Un sistema semplice, almeno sulla carta, ma che grazie a questi open day diventa finalmente più accessibile anche per chi ha meno dimestichezza con le prenotazioni online o semplicemente lavora tutta la settimana.
Una questione di identità… e fiducia
Dietro un documento di plastica si nasconde molto di più. C’è il nostro volto, la nostra residenza, ma anche il nostro accesso al mondo digitale. La carta d’identità elettronica è diventata, negli ultimi anni, un tassello fondamentale del nostro rapporto con la burocrazia e con i servizi pubblici.
Eppure, nonostante le promesse di semplificazione, è proprio da lì che tanti cittadini hanno cominciato a perdere fiducia nel sistema. Per questo appuntamenti come l’open day di giugno sono importanti: non solo per il documento in sé, ma per ricucire un filo con l’amministrazione e rendere l’intero processo un po’ più umano, più vicino alla vita reale.
Viene allora da chiedersi: serve davvero aspettare che la pressione salga alle stelle per poi aprire spiragli straordinari? Oppure si può iniziare a pensare a un modello di servizio più agile, distribuito, pensato davvero per le persone e non per le scartoffie? Forse la vera innovazione sta proprio lì: non solo in un chip sotto la plastica, ma in una fila che si accorcia e in una voce che risponde dall’altra parte del banco.