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Cancro allo stomaco da amianto, l’ONA ti assiste

Tumore allo stomaco asbesto correlato. Assistenza gratuita ONA e dell’avv. Ezio Bonanni per la tutela medica e legale (risarcimenti e prepensionamento) per le vittime di cancro allo stomaco.

Il tumore allo stomaco o cancro allo stomaco è una neoplasia che ha origine anche dalla esposizione amianto che può essere prevenuta, curata e in molti casi guarita.

Il cancro gastrointestinale o tumore allo stomaco indica il gruppo di tumori concentrati nel sistema digestivo o nel tratto intestinale, includendo quindi il tumore del pancreas, del fegato, della colecisti, del colon, rettale e dello stomaco, oltre ai tumori stromali gastrointestinali (GIST). Questi tumori rappresentano oltre 250.000 nuovi casi ogni anno e provocano oltre 100.000 morti ogni anno ed è ormai accertata l’esposizione ad amianto come una delle cause principali.

Tra le cause del cancro dello stomaco vi è con certezza l’esposizione e/o l’ingestione di polveri e fibre di amianto. Le persone affette da gastrite atrofica, infiammazione dello stomaco o di infezione dello stomaco causata dall’Helicobacter pylori (responsabile dell’ulcera gastrica), corrono maggiori rischi di contrarre il tumore allo stomaco.

Altre cause del tumore allo stomaco possono essere la familiarità (fattori ereditari), dieta poco sana, età avanzata, obesità, consumo di alcool, fumo di sigaretta e sedentarietà.

Tumore allo stomaco da amianto: i sintomi

Secondo il National Cancer Institute, alcuni casi di cancro allo stomaco non presentano sintomi in fase iniziale. Questa caratteristica, simile alle malattie asbesto correlate (mesotelioma, asbestosi, etc) può ritardarne la diagnosi, i sintomi manifestati invece sono:

  • disturbi persistenti della digestione;
  • inappetenza;
  • difficoltà di deglutizione;
  • perdita di peso;
  • sensazione di pienezza dopo i pasti;
  • senso di nausea e vomito;
  • pirosi;
  • presenza di sangue nelle feci o feci nere;
  • stanchezza dovuta ad anemia (causata da un sanguinamento dalla parete dello stomaco.

Tumore allo stomaco da amianto: la diagnosi

La diagnosi del tumore allo stomaco generalmente inizia con una visita con il medico di base che, dopo aver prescritto gli esami del caso, può rimandare al consulto con un gastroenterologo per una valutazione più approfondita. Gli esami più frequenti sono la gastroscopia, la tomografia computerizzata (TC), la tomografia a emissione di positroni (PET), l’ecografia e la radiografia del tubo digerente.

Tumore allo stomaco da amianto e i diritti delle vittime

Lo IARC, nell’ultima sua monografia in materia di amianto, ha confermato che tra gli agenti eziologici del cancro allo stomaco vi è l’amianto, detto anche asbesto. L’INAIL lo ha inserito nella Lista II (la cui origine lavorativa è di limitata probabilità). Anche se tale non è assistita dalla presunzione legale di origine, comunque sia le vittime del tumore allo stomaco possono chiederne e ottenerne il riconoscimento dell’origine professionale e quindi la costituzione della rendita INAIL.

In caso di riconoscimento della natura professionale del tumore allo stomaco, il paziente (gli eredi in caso di decesso) ha diritto allindennizzo INAIL, con costituzione della rendita (nel caso in cui il grado di inabilità sia almeno del 16%) e indennizzo del danno biologico (grado invalidante dal 6% al 15%).

I lavoratori esposti ad amianto affetti da malattie professionali tabellate che ottenuto dall’INAIL il riconoscimento dell’origine professionale del cancro allo stomaco hanno diritto alle maggiorazioni contributive esposizione asbesto con il coefficiente 1,5), utile per il prepensionamento e, per chi è già in pensione per malattia professionale, per rivalutare l’entità dei ratei mensili.

Cancro allo stomaco: indennizzo, rendita e fondo vittime amianto.

Il tumore allo stomaco essendo inserito nella lista II INAIL da diritto alle vittime, se esposte ad amianto, di ottenere:

  • indennizzo danno biologico: invalidità dal 6% al 15%;
  • rendita inail tumore al colon: invalidità a partire dal 15%;
  • fondo vittime amianto: deve essere erogato se il grado di invalidità è quantomeno pari al 16%.

Cancro allo stomaco e risarcimento danni vittime amianto

I lavoratori affetti da tumore colon si debbono rivolgere innanzitutto all’INAIL per ottenere il riconoscimento della rendita mensile se il grado invalidante della sua patologia è quantomeno del 16%. Nel caso di invalidità / inabilità inferiore, l’INAIL indennizza il solo danno biologico, purché il grado invalidante sia pari almeno al 6%. Negli altri casi (e cioè con un grado invalidante inferiore al 6%), l’INAIL non liquida alcuna prestazione e quindi la vittima deve ottenere l’integrale risarcimento dei danni dal datore di lavoro.

I diritti delle vittime affette da tumore al colon in breve:

  • inabilità inferiore al 6%: non è previsto l’indennizzo del danno biologico. Il datore di lavoro è obbligato a risarcire il lavoratore di tutti i danni, sofferti per via dell’esposizione professionale a polveri e fibre di amianto (Cass. sez. lav., n. 2491/2008)
  • grado invalidante dal 6% al 15%: il datore di lavoro deve risarcire sia i danni differenziali (la maggiore entità del danno biologico) sia tutti gli altri danni (morali ed esistenziali e patrimoniali);
  • grado di invalidità a partire dal 16%: l’INAIL indennizza il danno biologico e il danno patrimoniale da diminuite capacità di lavoro. Il datore di lavoro risarcisce solo i danni differenziali e complementari;

Assistenza ONA per le vittime di cancro allo stomaco da amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, assistono tutte le vittime e i lavoratori a rischio di contrarre tumore allo stomaco per la tutela dei diritti, in relazione alla esposizione ad amianto e all’esposizione ad altri cancerogeni, con riconoscimento della condizione di rischio anche da parte dell’INAIL.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde 800 034 294 oppure dare un’occhiata alla pagina istituzionale dello Sportello Amianto Online ONA

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