Per lungo tempo sembra non accadere nulla e poi all’improvviso tutto cambia. Dal 15 al 23 ottobre torna la Biennale MArteLive, il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa con oltre 1500 artisti provenienti da tutto il continente.
A caratterizzare questa edizione della manifestazione è il suo rappresentare un vero e proprio salto quantico (quantum leap); se in meccanica quantistica, infatti, questi ultimi sono quei passaggi repentini da uno stato a un altro, senza stadi intermedi, la Biennale MArteLive irrompe, per nove giorni e in oltre 100 location (liveclub, teatri, gallerie, piazze, muri, parchi archeologici, ville) tra Roma e Lazio, con molteplici espressioni artistiche, che vanno dalla musica al teatro, dalla danza alla street art, dall’illustrazione digitale alla scultura, dalla moda ai videoclip.
Nucleo centrale del festival è MArteLive Lo Spettacolo Totale, dal 18 al 20 ottobre. Questo format storico che contraddistingue il festival sin dal 2001, è l’evento multi-disciplinare e multi-artistico che connota a pieno l’universo MArteLive: la simultaneità delle arti e il loro ibridarsi, sovrapponendosi, creano, infatti, un unico evento sinergico composto da più spettacoli in spazi diversi all’interno della stessa location, che quest’anno per la prima volta sarà il Qube di Roma (per 20 anni la sua sede storica è stata l’Alpheus/Planet). Per l’occasione, sono stati coinvolti ospiti speciali – come i Management, Sick Tamburo e Studio Murena – e oltre 450 artisti in concorso distribuiti nelle 16 sezioni artistiche che compongono l’evento: musica, dj e producer, teatro, danza, circo contemporaneo, letteratura, pittura, fotografia, illustrazione digitale, street art, scultura, artigianato, moda, video arte, cortometraggi, videoclip.
Altra grande novità di questa edizione è, inoltre, la presenza straordinaria di artisti selezionati in tutta Europa attraverso MArteLive Europe, sostenuto dal programma Europa Creativa della Comunità Europea.
Due, poi, le anteprime speciali della Biennale: il 3 ottobre il sound unico e indefinibile della band cult canadese dei Godspeed You!Black Emperor che approda al Largo Venue, mentre il 10, allo Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio -, Davide Enia porta in scena il pluripremiato spettacolo L’abisso, che affronta la tragedia degli sbarchi nel mediterraneo.
Il 26 ottobre sarà invece la volta di uno degli eventi finali post-biennale tra i più attesi: una delle due uniche date italiane di The Afghan Whigs (con special guest Ed Harcourt), la strepitosa alternative band statunitense inventrice del soul-grunge.
Parallelamente, dal 15 al 23 ottobre la multidisciplinarietà di MArteLive si diffonderà a livello regionale attraverso 13 progetti speciali/festival all’interno del cartellone generale della Biennale; una galassia di eventi off divisi per genere e disciplina artistica, organizzati in collaborazione con numerosi enti e associazioni del Lazio, saranno infatti ospitati in circa 100 location sul territorio.
Molti gli ospiti nazionali (Marlene Kuntz, Ascanio Celestini, Barbara Oizmud, Jorit, Nada, Edda, Enrico Gabrielli, I Hate my village, Neve, Moby Dick, Davide Toffolo, Arianna Balestrieri, Aleksandros Memetaj, Anna Basti, Salvo Lombardo, Fabritia D’Intino, Daria Greco, Her Skin) e internazionali (Natalia Rak, NSN997, The Afghan Whigs, Etnik, C Duncan, Redi Hasa, Lambert) che arricchiscono il cartellone degli eventi.
La Biennale MArteLive è un progetto ideato e curato da Giuseppe Casa in collaborazione con i vari responsabili di progetto e le diverse organizzazioni esterne coinvolte.