Banconote false, l’Italia ha un primato davvero negativo e poco edificante

Quando si parla di banconote false, la notizia che arriva dalla Banca d’Italia è difficile da ignorare: nel 2024, l’Italia detiene il primato negativo in Europa, con il 21,9% delle banconote contraffatte ritirate a livello continentale. In numeri, si tratta di ben 121.111 falsi su un totale di 554.000.
Un dato che emerge da un report dettagliato, che dimostra come la falsificazione dei soldi sia un fenomeno tutt’altro che in calo, anzi, in forte crescita. Se nel 2023 i casi erano 467mila, i numeri sembrano salire anche quest’anno, spingendo a interrogarsi sulle cause di un fenomeno che coinvolge sempre più il nostro Paese.
Le banconote più falsificate
Quando si esamina il tipo di banconote più colpite dalla contraffazione, i tagli da 20 e 50 euro si distinguono in modo netto. Insieme, rappresentano il 75% delle banconote false rinvenute, con percentuali che arrivano rispettivamente al 38% e al 43,6%.
Questo riflette una tendenza chiara: i falsari puntano principalmente sui tagli di valore medio, quelli che più frequentemente si trovano nelle mani delle persone. Al contrario, man mano che si sale o scende di valore, la percentuale di falsi diminuisce. I tagli da 5 e 10 euro sono meno frequentemente contraffatti (1,3% e 6,8%), mentre per i tagli da 100, 200 e 500 euro, la percentuale è decisamente più bassa.

Nonostante l’aumento dei casi, le autorità monetarie, come la Banca Centrale Europea (Bce), continuano a dichiarare che il sistema di pagamento in banconote rimane sicuro e affidabile. Infatti, il numero di falsi rispetto alle banconote genuine circolanti è rimasto relativamente basso. Nel 2023, per ogni milione di banconote autentiche, sono stati individuati 18 falsi; un dato che, pur aumentando negli ultimi anni, è ancora lontano dai numeri del 2019, quando si registravano ben 23 falsi per milione.
Come riconoscere una banconota falsa
In questo contesto, la domanda che nasce spontanea è: come possiamo evitare di incorrere in una banconota falsa? La Bce suggerisce un metodo molto semplice per distinguere i soldi genuini da quelli contraffatti, riassumibile nel famoso “tocca, guarda, muovi”.
In pratica, basta toccare la banconota per sentirne le caratteristiche tipiche della stampa di sicurezza, come le rilievazioni e il filo di sicurezza. Successivamente, guardando la banconota alla luce, si noteranno gli elementi distintivi come la filigrana con il ritratto di Europa e la finestra olografica. Infine, muovendola, il ritratto di Europa e il numero sulla banconota produrranno l’effetto di una luce che si sposta verticalmente, un’altra prova che il denaro è autentico.
Il fenomeno delle falsificazioni: un problema in crescita
Certo, la crescente diffusione delle banconote false non deve destare allarme immediato, ma è comunque un fenomeno che merita attenzione. L’aumento dei falsi negli ultimi anni è segnale che il fenomeno non solo persiste, ma sembra crescere.
Questi dati mettono in evidenza non solo la necessità di una maggiore attenzione da parte dei cittadini, ma anche l’importanza di investire in tecnologie sempre più avanzate per il controllo della sicurezza nelle banconote, per evitare che il problema continui ad aggravarsi.
Nel frattempo, per i cittadini italiani, una buona pratica resta quella di educarsi alle tecniche di riconoscimento delle banconote false, per non rischiare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Anche se il fenomeno è contenuto, è sempre meglio non abbassare la guardia. In fin dei conti, il denaro è troppo prezioso per non essere trattato con la dovuta attenzione.