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Ardea, “Una Voce Amica” di Palmerini selezionato per la XXI edizione dei RIFF Awards 2022

Il cortometraggio “Una Voce Amica” di Roberto Palmerini, dopo aver raggiunto le semifinali al San Francisco Indie short Film Festival, e aver ottenuto il prestigioso Adbhooture Film Festival come “Miglior cortometraggio Thriller” a Calcutta, è stato selezionato per la XXI edizione dei RIFF Awards 2022 nella sezione National Short Competition che si svolgerà dal 17 al 25 Novembre presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma.

I lavoro del regista rutulo, prodotto e ambientato ad Ardea, in occasione del cinquantenario della costituzione del Comune, gareggierà così anche per un altro importante concorso, come il Rome Independent Film Festival, un festival internazionale di cinema indipendente che ha come obiettivo principale quello di promuovere opere contemporanee prodotte nell’anno corrente. Il festival, si svolge a Roma nel mese di Novembre per 7 giorni e presenta circa 100 opere in assoluta anteprima italiana e mondiale suddivise in 13 sezioni nazionali e internazionali: opere prime e seconde di lungometraggio, documentari, cortometraggi, film sperimentali e animazioni, soggetti e sceneggiature contraddistinte per l’originalità e l’innovazione dei contenuti e delle tecniche utilizzate. Una giuria Internazionale composta da esperti del settore valuterà le opere in concorso assegnando al termine della kermesse premi per un valore totale di 20 mila euro.

Una candidatura ad un festival cinematografico che porta sicuramente lustro al litorale romano e proietta la pellicola a partecipare a tanti altri contest cinematografici, dove il lavoro di Palmerini potrà ricevere altrettanti riconoscimenti.

 

“Sono orgoglioso del lavoro e soddisfatto che il corto sia stato selezionato per la XXI edizione dei RIFF Awards 2022 nella sezione National Short Competition – ha commentato il regista Roberto Palmerini – un cortometraggio realizzato con sole tre persone e pochissimi mezzi, che ha raggiungendo risultati insperati, ottenendo consenso anche all’estero per la sua qualità”.

“Il linguaggio del cinema è universale – aggiunge il regista – il mio intento era quello di realizzare un film che studiasse il comportamento umano nella disperazione, la diversità tra incubo e realtà. Un FilmMaker completo, dove scrivo, dirigo e riprendo le mie storie brevi. Una sfida che a quanto pare, è stata accolta positivamente dalla critica”.

IL CORTO

“Indossiamo tutti delle maschere ed arriva un momento che non possiamo toglierle senza toglierci la pelle”, questo è l’incipit del film. Tra incubo e realtà, spaziando tra vari generi cinematografici, il regista racconta la storia di un attore disperato che per sopravvivere indossa i panni di una “drag queen”. Questo ruolo lo distrugge perché gli provoca malinconia, amarezza, frustrazione. Tuttavia l’uomo non riesce a liberarsene e la disperazione lo porta sull’orlo del suicidio.

La pistola di suo padre però non lo aiuta, si inceppa. Ricorre allora ad un’inserzione trovata per caso sul giornale, “Una Voce Amica” che si offre per aiutare chi è arrivato al punto di togliersi la vita.

La vicenda però si complica e assume risvolti quasi surreali, una serie di eventi guiderà lo spettatore verso un finale inatteso e imprevisto. Un film realizzato con l’aiuto della R.A.S.I (Rete Artisti Spettacolo per l’Innovazione) e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ardea.

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