La Città di Anzio è da troppo tempo ostaggio, prima ancora che di cattiva politica, di una mentalità che ha contribuito fortemente ad arrivare dove si è ora, una Città addormentata socialmente e che spesso ha accettato il cattivo compromesso in cambio di qualche promessa. Nulla possiamo fare come cittadini per quel che riguarda il passato. Chi ha delle responsabilità politiche e “non”, se ne assumerà l’onere davanti alla cittadinanza e nelle sedi competenti. Ciò che serve è un rapido e vero cambio di marcia e di direzione. Vanno abbandonate le solite belle compagnie che poco hanno dimostrato. Non pensiamo sia utile parlarsi addosso e piangere sul latte versato. C’è bisogno di trovare una strada per risollevare Anzio. Questa strada sarà percorribile solo da coloro che mai hanno avuto a che fare con determinati modi di intendere la politica e la cosa pubblica. Una strada che deve necessariamente passare per una crescita culturale che una nuova politica deve indurre nelle cittadine e nei cittadini. La soluzione è partire dal basso, dal popolo. Lo stesso popolo che è vittima e che mai può dire esser protagonista della vita della meravigliosa Città nella quale vive, si forma e lavora. Da circa venti anni Anzio è amministrata dalla stessa mentalità che ha fatto sprofondare la Città nel degrado nel quale versa oggi. L’augurio è che la prossima tornata elettorale faccia calare il sipario sul centrodestra anziate.