L’intervento del consigliere Antonio Geracitano:
“La Commissione Ambiente e Sanità è stata bistrattata per tutta la legislatura e comunque boicottata per tutto il tempo della mia Presidenza. In questi due anni io ho manifestato apertamente il disagio derivante dalla sistematica assenza dei componenti della Commissione .
Ai componenti, eletti nelle liste di opposizione, come di maggioranza, devo far notare la responsabilità che si sono assunti ignorando le convocazioni e gli ordini del giorno, quindi di non aver discusso nella sede naturale i vari argomenti che oggi sono oggetto di indagine, ragione per la quale ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, politiche prima ancora che giuridiche.
Dubito che abbiate davvero sottovalutato quanto andava capitando e che al di la della forma, comunque inaccettabile, della mancanza di rispetto per il mandato ricevuto dagli elettori, il problema vero sia stato quello della elusione, quello di non voler considerare o di ritenere non importate le tematiche e il lavoro della Commissione Ambiente e Sanità. Invece è proprio in tale ambito, il più importante e delicato, che si sono annidati profili per i quali la Procura della Repubblica è giunta a chiedere e a ottenere delle misure cautelari personali in carcere, provvedimenti che presuppongono l’impossibilità di una misura alternativa, e con i presupposti di pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento della prova (almeno questi sono i presupposti del Codice di Procedura Penale perché possano essere considerate legittime misure così rilevanti).
Quello che mi colpisce e preoccupa è che la richiesta del PM è stava avallata dal GIP, che quindi ha effettuato un controllo di legittimità e di pertinenza della richiesta stessa.
Francamente non capito le ragioni di tale comportamento da parte di esponenti della maggioranza, con un modo di fare autolesionista e per di più contrario alle finalità proprie della politica e della giusta amministrazione.
Non a caso il popolo sovrano ha concesso un mandato e questo mandato, se le cose stanno così come figura dalle contestazioni del PM poste alla base delle misure custodiali, la situazione è veramente allarmante.
Certamente lo scrivente non aveva sentore che ci potesse essere una così grave situazione.
Rimane il rammarico del fatto che se ci fosse stata maggiore attenzione da parte vostra quando lo scrivente ebbe a segnalare alcune anomalie, certamente non si sarebbe arrivati a misure così drastiche.
Ritengo che il Comune debba nominare un suo difensore, per poter svolgere delle indagini difensive e, nel caso in cui i fatti contestati dovessero trovare conferma, procedere con la costituzione di parte civile nel procedimento penale.
Il Comune e i cittadini tutti sono danneggiati da siffatte condotte contrarie al senso etico oltre che al dovere giuridico e per di più di tradimento del consenso popolare, di un mandato che il popolo aveva concesso per il bene comune e che invece sembra aver portato all’arricchimento e alla malversazione da parte di pochi in danno dell’intera collettività.