Bene per il Codacons l’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti di Bat Italia e di Amazon per presunta pubblicità ingannevole sulle sigarette elettroniche, ma è necessario estendere il campo d’azione indagando sui messaggi in favore del fumo lanciati sui social network e diretti a colpire i giovani. Lo afferma il Codacons, commentando l’iniziativa dell’Autorità.
“Il problema delle pubblicità ai prodotti da tabacco è purtroppo molto più esteso e, nonostante i divieti di legge, si continua in Italia a pubblicizzare nuove sigarette elettroniche o a tabacco riscaldato, in barba alla normativa che vieta in modo categorico qualsiasi forma di pubblicità a tali prodotti – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tale direzione le violazioni più eclatanti si registrano sui social network, dove influencer, vip e personaggi vari realizzano forme di pubblicità diretta e indiretta alle sigarette di nuova generazione, colpendo soprattutto il pubblico di giovani e giovanissimi che rischiano così di avvicinarsi al fumo, con gravi conseguenze sul fronte della salute. E’ proprio sul mondo di influencer e social network che serve un giro di vite volto a sanzionare chiunque violi la normativa in tema di pubblicità al fumo”.
Appena due anni fa a seguito di un esposto del Codacons – ricorda l’associazione – alcuni personaggi famosi (Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez, Stefano Sala) e la stessa Bat erano finiti nel mirino dell’Antitrust per aver pubblicato dei post che pubblicizzavano in modo occulto il prodotto a tabacco riscaldato Glo Hyper.