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#VIAGGIO ITALIANO. SARDEGNA: VADO A CAGLIARI E TORNO NEL PRESENTE
All’inizio fu Filippo Vado un italiano che aveva appreso l’arte dell’hockey in India, dove la famiglia viveva. Dopo la guerra, lasciata Genova, e poi Torino, sbarcò a Cagliari. Trovò casa all’Amsicora nel 1948. La gloriosa società ginnastica aprì con entusiasmo al nuovo sport. Venne ampiamente ripagata. Già ai giochi di olimpici di Helsinki fu forte la presenza amsicorina (Giovanni Anni, Giampaolo Farci, Gigi Farci, Bruno Figliola, Antonio “Cicci” Lenza, Giampaolo Medda, Felice “Cicci” Salis, Antonio Vargiu, Ugo Zorco).
Nel 1953 arrivò il primo scudetto. Professor Medda, Nenè Figus, e Franco Arangino, prima come giocatori, e poi come dirigenti – soprattutto gli ultimi due – costruirono il mito verde, che sul campo ebbe come incontrastato signore Medda. Con gli esiti che ancora oggi si vedono.
Dall’Amsicora, grazie a Tonino Onnis, Bruca Lecca, Alberto Maxia Casarin e altri, nacque è già negli anni Cinquanta il CUS Cagliari. Poi Alberto Maxia fondò la Ferrini, una delle prime società con nativi non amsicorini fra cui i miei cugini Bellandi. C’è da dire che nostro bisnonno, istruttore di boxe, ad inizio Novecento tentò di portare la nobile arte del pugilato all’Amsicora, ma non se ne fece granchè. Forse per questo scelsero all’epoca, inizio anni ’70, la Ferrini. Credo che anche i disciolti Vigili Urbani Cagliari abbiano avuto origine dalla società di Ponte Vittorio.