L’organizzazione internazionale per la protezione degli animali sfruttati a scopo alimentare Animal Equality si rammarica che Ursula Von Der Leyen non abbia menzionato la revisione della legislazione sul benessere degli animali nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione. Tale revisione dovrebbe prevedere, tra le altre misure, anche la transizione verso sistemi di allevamento senza gabbie.
Due anni fa, la Commissione europea si è impegnata a porre fine all’uso delle gabbie negli allevamenti, in risposta all’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age”, lanciata e coordinata da Compassion in World Farming e firmata da 1,4 milioni di cittadini. Si tratta del primo impegno di questo tipo da quando l’UE ha introdotto questo strumento di democrazia partecipativa più di dieci anni fa. La Commissione aveva fissato la revisione della legislazione europea sul benessere degli animali per il terzo trimestre del 2023.
“La Commissione europea si è impegnata a porre fine all’uso delle gabbie negli allevamenti. Ci auguriamo che entro la fine dell’anno venga pubblicata, come promesso, la revisione della legislazione sul benessere degli animali. Noi di Animal Equality continueremo a lavorare affinché ciò avvenga” ha detto Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.
Nell’Unione europea, ogni anno, circa 300 milioni di animali allevati trascorrono tutta o parte della loro vita in gabbie, recinti o stalle, subendo gravi sofferenze. Le galline ovaiole e i conigli, per esempio, sono confinati in spazi grandi come un foglio A4. Le femmine adulte di maiale trascorrono quasi la metà dell’anno in gabbie in cui non possono nemmeno girarsi.
Nel nostro Paese, 86 milioni di animali vivono in gabbia, senza potersi muovere liberamente né sviluppare comportamenti naturali. Questo trattamento crudele è contrario alle conoscenze scientifiche e alle raccomandazioni che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha già presentato alla Commissione europea.
Di fronte a questa situazione insostenibile, è urgente e prioritario che l’Europa si conformi a quanto stabilito e che la revisione della legislazione sul benessere degli animali, con le relative restrizioni all’uso delle gabbie negli allevamenti, non venga rimandata.
A fine giugno, un’inchiesta di Politico e Lighthouse Reports ha rivelato che la lobby degli allevamenti a Bruxelles ha una profonda influenza sul processo decisionale dell’UE. La lobby ha anche perseguitato gli attivisti e ha fatto ricorso all’allarmismo con analisi economiche errate per diffondere informazioni errate sul settore degli allevamenti e il benessere animale.
L’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” ha ottenuto un sostegno schiacciante da parte del Parlamento europeo, con 8 eurodeputati su 10 che hanno votato a favore della fine dell’allevamento in gabbia. L’iniziativa è sostenuta da oltre 170 organizzazioni di tutta Europa, dal Comitato Europeo delle Regioni, da scienziati, da rappresentanti del mondo imprenditoriale, da organizzazioni ambientaliste, sanitarie e agricole e da organizzazioni veterinarie.
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