Ha vissuto per un lungo periodo ad Aprilia l’attentatore che domenica ha ucciso due donne alla stazione di Marsiglia. Arrestato e rilasciato dalla polizia francese solo il giorno prima, l’uomo, con passaporto tunisino, aveva vissuto a lungo ad Aprilia con la moglie. Il killer era stato fermato a Lione con l’accusa di taccheggio e di aver partecipato ad alcune rapine nella città, ma era stato rilasciato per mancanza di prove. A renderlo noto il sito Tgcom24.
Il killer ha attaccato alcuni passanti con un coltello nella stazione Saint-Charles a Marsiglia. Vittime dell’assalitore due cugine di 17 e 20 anni. Le due ragazze sarebbero state una sgozzata, l’altra pugnalata al torace. L’assalitore è poi stato ucciso dai militari, aveva indosso un altro coltello.
L’Isis ha rivendicato l’attacco, affermando che l’assalitore è uno dei suoi “soldati”. La rivendicazione è arrivata attraverso il suo organo di propaganda, Amaq.
Il killer era noto alla polizia per precedenti reati di diritto comune. Scippi e traffico di stupefacenti erano i reati nel passato criminale del terrorista di Marsiglia. Non risulta che sia stato schedato come potenziale terrorista o radicalizzato, anche se la sua pericolosità è dimostrata dal fatto che fosse stato individuato con 7 identità diverse in vari paesi del Maghreb.
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