I dati sulle vendite al dettaglio di settembre dimostrano ancora una volta come a fronte di una contrazione dei volumi le famiglie spendano sempre di più per acquistare meno, a causa dell’abnorme aumento dei prezzi al dettaglio. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi dall’Istat.
“Su base annua i beni alimentari fanno registrare una contrazione record delle vendite che scendono del -4,5% – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una riduzione che equivale a minori acquisti da parte delle famiglie per complessivi 6,5 miliardi di euro rispetto al 2021. Un dato drammatico perché attesta come gli italiani, per far fronte all’inflazione e al caro-bollette, riducano consumi primari come quelli per il cibo”.
“Una situazione pericolosa che il nuovo Governo deve affrontare con misure urgenti a partire dal taglio dell’Iva sugli alimentari e sui generi di prima necessità – prosegue Rienzi – Contrariamente a quanto affermato da alcune associazioni poco attente, il taglio dell’Iva sarebbe una misura efficace perché avrebbe effetti positivi immediati non solo sulle famiglie, attraverso una riduzione dei listini al dettaglio, ma anche su centinaia di migliaia di esercizi, dai bar ai ristoranti alle strutture ricettive, che potrebbero contenere i costi e abbassare prezzi e tariffe al pubblico”.
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