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Tasse, che stangata per gli italiani: arriva la mazzata a marzo

Tasse, arriva la stangata per tutti gli italiani: è una vera e propria mazzata, ecco quanto influirà sulle tasche di tutti

Tasse, che stangata per gli italiani: arriva la mazzata a marzo – lecodellitorale

Con l’arrivo di marzo non è solo la primavera a bussare alla porta, ma anche un appuntamento fiscale che molti dipendenti temono un po’: le addizionali comunali e regionali. Se il vostro stipendio di marzo sembra essere più leggero di quello di febbraio, non è solo un’impressione: è proprio così. Ma cosa sono esattamente queste tasse aggiuntive e perché arrivano proprio in questo mese?

Cos’è un’addizionale?

Le addizionali sono delle imposte aggiuntive, suddivise in regionali e comunali, che vengono trattenute direttamente dal vostro stipendio dal datore di lavoro, il quale agisce da sostituto d’imposta. Ma a differenza dell’Irpef, che è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e viene pagata a livello nazionale, le addizionali riguardano i singoli enti locali e variano a seconda della regione o del comune in cui risiedete.

Per quanto riguarda le addizionali regionali, l’aliquota base è dell’1,23%, ma può arrivare fino al 3,33%. Alcune regioni a statuto ordinario applicano anche aliquote differenziate a seconda del reddito. Le regioni a statuto speciale possono addirittura aumentare l’aliquota base di un punto.

Per quanto riguarda le addizionali comunali, la situazione cambia ancora: la percentuale può variare tra lo 0,2% e lo 0,8% del reddito imponibile, con alcune eccezioni, come Roma, che applica un’aliquota dello 0,9%.

Quando e come si paga

Le addizionali vengono trattenute nel corso dell’anno in due modalità diverse: per le addizionali regionali, il saldo riguarda l’anno precedente e viene trattenuto da gennaio a novembre. Le addizionali comunali, invece, vengono riscosse sia in saldo (per l’anno precedente) che in acconto (per l’anno corrente).

Quando e come si paga – lecodellitorale

È proprio l’acconto che entra in gioco a partire dal mese di marzo, impattando sulla busta paga dei lavoratori dipendenti. A marzo, infatti, troverete sia il saldo per il 2024, sia l’acconto per il 2025. Questo significa che il vostro stipendio di marzo sarà leggermente ridotto, rispetto al mese precedente, proprio a causa di queste trattenute aggiuntive.

Quanto incideranno sulle tue finanze?

Una delle domande più frequenti riguarda l’entità di questa riduzione sullo stipendio. La verità è che non c’è una risposta universale, poiché dipende da vari fattori: il vostro stipendio, l’aliquota comunale applicata nella vostra città e le eventuali soglie di esenzione che potrebbero ridurre l’importo da pagare.

Ad esempio, se prendiamo il caso di un lavoratore dipendente a Milano, con uno stipendio annuo lordo di 50.000 euro, che vive in un comune con addizionale allo 0,8%, la somma annuale delle addizionali sarà di circa 400 euro. Questa somma sarà suddivisa in piccole quote mensili: 26 euro al mese da gennaio a novembre come saldo dell’anno precedente, e 13 euro da marzo a novembre come acconto per l’anno in corso. In sostanza, a marzo il vostro stipendio si vedrà ridotto di circa 13 euro.

Una tendenza in crescita o una situazione isolata?

Se vi sembra che queste trattenute stiano diventando un peso maggiore, non siete i soli a pensarla così. L’impatto delle addizionali può sembrare piccolissimo mese per mese, ma a lungo termine può comportare una somma significativa.

È importante ricordare che questi importi vanno a finanziare servizi e opere pubbliche a livello locale, ma le tasse comunali possono pesare anche molto a seconda delle scelte politiche del singolo ente. Le aliquote possono subire modifiche, influenzando così in modo diretto i redditi di chi vive e lavora in quei territori.

A marzo, quindi, non vi resta che preparavi ad accogliere la primavera… e un po’ di imposte in più. Ma piuttosto che subire passivamente l’aumento in busta paga, è sempre utile essere consapevoli di come vengono calcolate queste tasse, perché sapere come funzionano può aiutarvi a pianificare meglio le vostre finanze.

Giancarlo Spinazzola

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