Summit on effective communication: ecco i trucchi di Steve Jobs, Richard Branson ed Elon Musk per comunicare efficacemente

È impossibile essere un grande leader senza essere un grande comunicatore

Comunicare in maniera chiara ed efficace è ormai essenziale non solo nella vita lavorativa, ma anche in quella quotidiana. Questo periodo di pandemia ha portato ad un notevole incremento dello smart working, delle riunioni online e la Comunicazione Efficace diventa indispensabile.

Si è concluso venerdì scorso il “Summit on effective communication”, la due giorni di lezioni online in lingua inglese, organizzato da Mara Marangoni, managing partner della società di consulenza manageriale Inventa Wide, al quale hanno preso parte veri guru della comunicazione di fama internazionale. Questi ultimi hanno svelato i trucchi utilizzati dai grandi comunicatori come Steve Jobs, Richard Branson ed Elon Musk, perché “È impossibile essere un grande leader senza essere un grande comunicatore”, come sintetizza Simon Lancaster – speechwriter di successo internazionale, che ha lavorato per Tony Blair e collaborato con i CEO di grandi multinazionali in diversi paesi nel mondo – nel suo intervento.

“Ma l’arte di comunicare si può imparare – prosegue – nell’antica Grecia la retorica – l’arte della persuasione – era parte dell’educazione. Aristotele 2500 anni fa affermava che il grande comunicatore ha bisogno di tre cose: ethos, pathos e logos, cioè essere credibile, suscitare emozione e argomentare con la logica”. Ha poi illustrato i trucchi del mestiere, una tecnica costituita dall’utilizzo di sei strumenti: “Ognuno può imparare a comunicare con l’uso di questi semplici trucchi: 1) usa frasi semplici e corte come ‘veni, vidi, vici’ di Giulio Cesare”; 2) ripeti una frase tre volte; 3) fai ricorso a tre frasi in contrasto tra loro; 4) fai ampio uso di metafore come paragonare l’azienda ad un’automobile o a una persona; 5) esagera quando spieghi qualcosa e se vuoi entrare in contatto emotivo con il tuo pubblico, ad esempio ‘se stiamo tutti uniti ogni cosa sarà possibile’; 6) fai ricorso alle rime perché la rima rimane impressa nella mente”.

David JP Phillips, autore del metodo brevettato “110 passi della comunicazione” e conosciuto in tutto il mondo per il suo TEDx di Stoccolma che ha raggiunto 10 milioni di visualizzazioni, ha illustrato l’Angel’s cocktail, basato sulla consapevolezza dell’emotività dell’interlocutore. “Se vogliamo portare il nostro interlocutore a credere in quello che gli stiamo raccontando, e spostare la sua opinione dal punto A al punto B, dobbiamo accedere al suo mondo emotivo con le chiavi giuste […] Quando parliamo davanti ad un pubblico, usiamo la logica e sfoderiamo le nostre competenze tecniche, ma ci dimentichiamo di far leva sulla parte istintiva ed emotiva, che è preponderante quando prendiamo le nostre decisioni”.

È fondamentale anche la postura, bisogna trasformare il panico in potere per comunicare. “Occorre prendere consapevolezza fisica del proprio essere, stare con i piedi ben saldi a terra, schiena e collo diritti per non schiacciare il diaframma e facilitare la respirazione. La spina dorsale deve essere come un filo di perle ben tirato,” prosegue Caroline Goyder, voice coach di reputazione mondiale e docente alla Royal Central School of Speech and Drama di Londra.

E infine, cosa fare quando parliamo davanti a uno schermo? È dal marzo 2020 che siamo abituati a lavorare con questa modalità che ci impedisce di entrare in un vero contatto emotivo con il nostro pubblico. Mark Bowden, scrittore e giornalista, fornisce in proposito alcuni suggerimenti pratici “ricordiamoci di guardare la telecamera del nostro pc, così il nostro interlocutore sente che lo stiamo veramente guardando negli occhi; facciamo vedere le mani, perché se le teniamo nascoste diamo la sensazione che vogliamo nascondere qualcosa; non usiamo sfondi virtuali e non vergogniamoci di mostrare l’ambiente in cui viviamo, il nostro pubblico ci percepirà in modo naturale, non artificiale”.

Non sono sufficienti le capacità professionali, occorrono ottime doti comunicative e, come faceva Steve Jobs, si possono rendere i nostri discorsi irresistibili: parlando con passione al cuore delle

persone e raccontando storie. Il messaggio deve essere chiaro ed impattante senza girare intorno alle cose.

 

Eleonora Persichetti

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