Le assenze da scuola
A scuola i docenti hanno confermato che la ragazza lunedì era in effetti assente. Ma il genitore ha scoperto anche altro: da settembre la figlia aveva accumulato 36 giorni di assenza. «Non ne sapevo nulla, a parte una decina di giorni in cui è rimasta a casa con l’influenza – racconta il genitore –. Mia figlia si è sempre comportata bene, non avevamo sospetti di alcun tipo. A scuola alle 8 del mattino e alle due del pomeriggio a casa. Ogni volta che saliva sul pullman o arrivava a Pavia avvertiva la mamma».
Gli avvistamenti
Lunedì mattina la zia l’ha vista per strada a Pavia e ha avvisato la famiglia. La donna ha spiegato di avere avuto la percezione che la nipote si fosse accorta di essere stata “scoperta”.
«Forse ha temuto un castigo e quindi non è tornata a casa per questo», dice il padre, che ieri ha seguito le tracce di alcune segnalazioni, tra la stazione di Pavia, Lodi e Famagosta a Milano.
«Sono due giorni che giro in auto, mi stanno aiutando anche altri amici – spiega il genitore Sono molto preoccupato, sua madre è disperata. In stazione a Pavia ho fatto vedere la foto di mia figlia, alcuni giovani mi hanno detto di averla riconosciuta, che forse era a Lodi, ma non abbiamo trovato nulla». Ieri pomeriggio un’altra segnalazione: «Qualcuno sostiene di averla vista a Famagosta insieme a due persone, ma anche questa segnalazione non è stata utile». La giovane è alta un metro e 45 centimetri, ha capelli lunghi e neri e al momento della scomparsa indossava pantaloni tipo jeans e una giacca di colore viola.
Tante assenze da scuola
«Delle assenze abbiamo provveduto a informare la famiglia, anche attraverso la lettera che ha accompagnato gli scrutini. Siamo rimasti comunque molto sorpresi dalla situazione, perché la studentessa non aveva finora manifestato problemi particolari».
La dirigente scolastica del Cossa, Cristina Comini, è stata subito informata dell’accaduto, già lunedì. «È venuto il padre a scuola e quindi abbiamo saputo che non era tornata a casa – aggiunge –. Speriamo davvero che tutto si risolva per il meglio». Il genitore lunedì mattina ha spiegato ai docenti della scuola di non essere a conoscenza delle rilevanti assenze della figlia. «Il registro elettronico già consente di tenere la situazione sotto controllo – spiega la dirigente scolastica –, ma ci sono state anche altre comunicazioni alla famiglia».
Il numero di assenze ha fatto scattare l’allarme nei genitori, che però non si sono resi conto della gravità della situazione fino a lunedì, quando la giovane non è rientrata a casa. Da qui la denuncia ai carabinieri di Binasco.