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Sciopero dei treni il 6 maggio: cosa sapere per non farsi trovare impreparati

Sciopero dei treni il 6 maggio: caos e disagi per i passeggeri, ecco le informazioni utili per non farsi trovare impreparati

Sciopero dei treni il 6 maggio: cosa sapere per non farsi trovare impreparati (Ansa Foto) – lecodellitorale

Viaggiare in treno può essere comodo e rilassante, ma non sempre fila tutto liscio. Martedì 6 maggio 2025 sarà una di quelle giornate da segnare in rosso per chi si sposta su rotaia: è stato infatti proclamato uno sciopero nazionale dei treni, con possibili disagi per migliaia di passeggeri. La protesta, indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, riguarderà sia il personale ferroviario che quello degli appalti, con una durata prevista di otto ore: dalle 9 del mattino alle 17 del pomeriggio.

Perché i treni si fermano: le ragioni dietro lo sciopero

Dietro lo stop ai trasporti c’è una questione aperta ormai da mesi. I sindacati lamentano il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale per la mobilità e del contratto aziendale del gruppo Ferrovie dello Stato, entrambi scaduti alla fine del 2023. Da allora, il tavolo delle trattative ha prodotto pochi risultati concreti, e le distanze tra le richieste dei lavoratori e le offerte aziendali restano ampie, soprattutto in termini di retribuzione, tutele normative e misure di welfare.

Perché i treni si fermano: le ragioni dietro lo sciopero (Ansa Foto) – lecodellitorale

Ma non è solo una questione di soldi. A rendere il clima ancora più teso ci sono altre problematiche, come le aggressioni subite dal personale a bordo dei convogli o in stazione, e il cosiddetto dumping contrattuale, ossia la tendenza di alcune aziende a non applicare le condizioni previste dal contratto nazionale. È anche per queste ragioni che i sindacati hanno annunciato una possibile seconda fase di mobilitazione, con iniziative che potrebbero proseguire già dalle 18 dello stesso giorno.

Chi è coinvolto e quali treni rischiano cancellazioni

Lo sciopero coinvolgerà diverse aziende ferroviarie: oltre al Gruppo FS, anche Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Non si tratta solo di qualche ritardo sporadico: durante la fascia oraria dello sciopero sono previste cancellazioni e modifiche agli orari di numerosi treni regionali e a lunga percorrenza. Le aziende cercheranno comunque di garantire alcuni servizi minimi, ma chi deve spostarsi farebbe bene a consultare con anticipo gli aggiornamenti ufficiali.

Rimborso o cambio viaggio: come tutelarsi

Se il tuo treno è stato soppresso a causa dello sciopero del 6 maggio, non tutto è perduto. Trenitalia mette a disposizione un sistema di rimborso o di riprogrammazione del viaggio. Ecco come funziona:

  • Rimborso del biglietto: se scegli di non partire, puoi richiedere il rimborso completo. Per i treni Freccia e Intercity, è possibile farlo fino all’ora di partenza programmata. Per i treni regionali, hai tempo fino alle 24 del giorno precedente.
  • Riprogrammazione: puoi anche decidere di posticipare il tuo viaggio alle stesse condizioni, compatibilmente con la disponibilità di posti.

Per ulteriori informazioni, puoi consultare il sito ufficiale di Trenitalia, utilizzare l’app mobile o contattare il numero verde 800 89 20 21. In alternativa, rivolgiti alle biglietterie e ai punti assistenza in stazione.

Uno stop che pesa più di otto ore

Quella del 6 maggio non sarà solo una giornata difficile per chi prende il treno. È anche il segnale di un malcontento diffuso, che riguarda oltre 100.000 lavoratori del settore ferroviario. Lo sciopero mette in evidenza problemi strutturali irrisolti e apre uno squarcio su un settore strategico per la mobilità del Paese. La speranza è che le parti trovino un punto d’incontro prima che le proteste diventino la regola e non l’eccezione.

Nel frattempo, se hai in programma un viaggio, vale la pena tenere gli occhi aperti e, magari, iniziare a pensare a un piano B. Perché in certi giorni, anche il binario giusto può diventare una strada in salita.

Giancarlo Spinazzola

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