Questa volta affrontiamo una patologia molto diffusa e conosciuta, ovvero la “sciatica”. Questo termine è largamente utilizzato nel linguaggio comune per esprimere un dolore che s’irradia lungo l’intero nervo sciatico, dalle sue radici alle estremità. Più precisamente è chiamata sciatalgia in riferimento all’infiammazione del nervo sciatico, che è il più voluminoso e imponente del corpo, che origina in sede lombare ed innerva muscoli posteriori ed anteriori di coscia e gamba, estendendosi fino al piede, garantendo la sensibilità e la motilità delle gambe. Una caratteristica di questa patologia sta nel fatto che il dolore viene percepito soprattutto sulla parte bassa della schiena, sui glutei e sulla gamba, spesso a seguito di un trauma o di una pressione diretta sullo stesso nervo sciatico. Il quadro clinico viene completato da una serie di sintomi secondari: debolezza muscolare, formicolii alle gambe e difficoltà più o meno marcata nel controllare i movimenti degli arti inferiori. In generale, la sciatalgia è frutto di una compressione a carico dei nervi lombari L4/L5 o sacrali S1, S2 ed S3. In altre occasioni può essere espressione di una lesione traumatica a carico del nervo. Alcuni soggetti sono più esposti ad episodi ricorrenti di sciatica, infatti il rischio può essere elevato in presenza di alcune patologie (come traumi, artrite, diabete, obesità e osteoporosi), stili di vita (abitudini alimentari, sedentarietà) e attività lavorative che richiedono sforzi o posture che vanno a gravare sulla schiena. Nonostante le diverse cause e le diverse sedi da cui si sprigiona tale patologia, la sintomatologia è molto simile, infatti esordisce con una spiacevole percezione di dolore, la cui intensità e persistenza varia in base alla causa che vi si pone alle origini. Il dolore nella maggior parte dei casi tende a comparire in una sola metà del corpo e può essere avvertito come bruciante, acuto, penetrante, inarrestabile oppure può essere più lieve ed acutizzarsi in determinate circostanze. Spesso si manifesta con più ferocia dopo sforzi, colpi di tosse o starnuti. Anche lo stress, l’ansia e le tensioni possono influire negativamente sulla sciatalgia, aggravando il dolore. E’ importante ricordare che una lesione grave a carico del nervo può causare un dolore intenso ed invalidante, tanto che può essere pregiudicata anche la capacità di camminare. Per tanto al manifestarsi di tali sintomi è importante rivolgersi al proprio medico e/o specialisti del settore che, partendo dall’anamnesi del paziente, associata ad un attento esame fisico e con l’ausilio di esami diagnostici, può far emergere un quadro clinico per una diagnosi corretta individuando la sede e la causa del dolore, così da poter intervenire in modo mirato e corretto per cercare di arrivare ad una risoluzione del problema. La cura migliore per la sciatica dipende dalla causa scatenante, talvolta, è raccomandato il riposo forzato associato alla modifica di alcune abitudini comportamentali e posturali, in altri casi può essere risolto mediante la somministrazione di farmaci antidolorifici oppure seguendo un programma fisico-riabilitativo.
Rubrica Salute: Angelo Mangili
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