Una occasione persa per il Governo e per migliaia di studenti che ogni anno non riescono ad accedere alla facoltà di medicina presso le università italiane. Così il Codacons commenta le affermazioni odierne del ministro della salute, Orazio Schillaci, secondo cui “ci sarà un allargamento del numero programmato a Medicina ma non un superamento del numero chiuso”.
“Aumentare del 20% il numero di posti iscrivibili non può essere la soluzione al problema delle difficoltà di accesso alle facoltà di medicina – afferma il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che lo scorso anno, a fronte dei 14.740 posti messi a disposizione nelle università italiane, gli iscritti ai test di ammissione sono stati ben 65.378. I test di accesso servono oramai solo a riempire le casse degli atenei, e sono dannosi per il paese e per il sistema sanitario dal momento che in Italia si assiste da tempo ad una grave carenza di medici, come dimostrato di recente dall’emergenza Covid. L’intero sistema del numero chiuso è obsoleto, inutile, e lesivo dei diritti degli studenti, comportando tra l’altro uno spreco di milioni e milioni di euro considerate le spese che devono affrontare i candidati per sostenere le prove nelle varie città e per la preparazione ai test di ingresso” – conclude Rienzi.
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