Sono 14 le persone arrestate dalla polizia a Roma in esecuzione di una ordinanza di applicazione delle misure cautelari disposte dal Gip in seguito ad una indagine per spaccio di droga svolto su tutta la Capitale. Ad eseguire gli arresti sono stati gli agenti del III Distretto Fidene. Gli investigatori, nel corso delle indagini, avrebbero accertato oltre 80 episodi di spaccio. L’indagine, iniziata e condotta sia in modalità tradizionali con pedinamenti e appostamenti, sia con l’uso dei sistemi tecnici/informatici, ha permesso di evidenziare un’intensa attività di spaccio condotta da più persone, allo stato non costituite in un’organizzazione criminale, che si relazionavano tra loro. In particolare un 62enne romano e i suoi figli, di 26 e 23 anni, ciascuno con i loro complici, fungevano d fornitori della “rete”. I gruppi avevano un determinato coordinamento, anche se poi ciascuno spacciava per proprio conto; avevano previsto una fidelizzazione di alcuni fornitori, nonché l’utilizzo della cosiddetta “retta” presso soggetti direttamente riferibili ai correi.
Il procedimento è iniziato con un sequestro di cocaina effettuato dai poliziotti del Distretto Fidene. La droga veniva “retta” da un insospettabile ma, già dalle prime fasi, era emersa la figura del 62enne, tra l’altro già noto agli uomini del III Distretto. La Procura di Roma, dopo questo primo riscontro, ha disposto una serie di attività tecniche. Fin dall’inizio di tale attività si è palesata, nella borgata del Tufello, la presenza di un gruppo di persone in grado di rifornire i vari tossicodipendenti di zona di sostanza tipo hashish, marijuana e cocaina. Oltre al sopra citato 62enne è stata evidenziata la figura di un 52enne romano, anch’egli già noto alle forze di polizia, che avrebbe svolto il ruolo di fornitore della cocaina.
Il filone di indagine apertosi seguendo quest’ultimo indagato ha portato all’individuazione di altri comprimari che, usando il 52enne come grossista, rifornivano varie piazze di spaccio. La droga giungeva ai consumatori con varie modalità: uno degli odierni indagati si era organizzato con un sistema tipo pony express con consegne a domicilio, un altro preferiva cedere lo stupefacente in luoghi diversi e stabiliti solo al momento della richiesta telefonica. In alcuni casi la droga veniva affidata in custodia a persone ritenute insospettabili.
In questi anni di indagine molteplici sono stati gli arresti ed i sequestri avvenuti non solo nei quartieri Tufello, la Rustica, Magliana e Borghesiana ma anche nella provincia di Rieti e a Torino, località presso la quale sono stati fermati 2 corrieri con 100 chili di marijuana appena prelevata in Puglia. Nell’intero arco delle indagini sono stati sequestrati più di un quintale di marijuana, circa 9 chili di hashish ed un chilo e mezzo di cocaina. La Procura inquirente, con gli elementi di prova raccolti, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati. Il GIP ha accolto tale richiesta ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 indagati. Per 11 di questi è stata disposta la traduzione in carcere, uno è stato destinato agli arresti domiciliari mentre gli ultimi 2 dovranno presentarsi giornalmente in un Ufficio di polizia.
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