Qui di seguito oltre al link della lettera completa delle firme dei sottoscrittori e dei destinatari, pubblichiamo a seguire il contenuto della stessa lettera
Oggetto: Articoli di stampa e notizie relative all’operato del Comandante Sergio Ierace edegli operatori della Polizia Locale di Ardea.
Con riferimento all’oggetto, abbiamo appreso notizie, circa il tentativo di far apparire un lavoro di squadra, mai raggiunto in precedenza, quale frutto di una decisione unilaterale assunta dal Comandante ovvero come “sua imposizione” .
Premesso che da luglio del 2019 è giunto il Comandante Ierace alla guida di questo Comando, e che da tale data lo stesso si è da subito posto a garanzia dei dipendenti sottoposti, sanando anche problematiche annose come quelle che riguardavano alcuni colleghi in merito ad esigenze di conciliazione della vita lavoro e vita privata, ecc…, si precisa che ogni attività messa in campo dal Comandante nella riorganizzazione del Corpo, è stata programmata e svolta con il continuo confronto con i dipendenti coinvolti, nel rispetto degli istituti contrattuali e a maggior tutela di chi lavora nella Polizia Locale di Ardea.
Per quanto sopra, a mero esempio non esaustivo, l’acquisto preventivo delle mascherine FFP2, successivamente introvabili, consegnate dal Comandante a ciascun operatore di Polizia Locale che ha garantito, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria in atto, i necessari Dpi compresi guanti in lattice, gel disinfettanti e occhiali protettivi prontamente forniti a tutto il personale afferente la P.L..
In tal senso, anche l’immediata sanificazione dei locali, ripetutasi più volte, e dei veicoli della Polizia Locale come di tutta l’Amministrazione Comunale, prontamente posta in campo dal Comandante conferma quanto sopra.
In merito alle presunte “costrizioni” ad eseguire diversi orari e modalità operative “imposte” dal Comandante, si rappresenta con senso di responsabilità, spirito di servizio e lealtà istituzionale che come operatori di Polizia Locale sentiamo il dovere di dare il nostro contributo insieme ai tanti medici e sanitari impegnati nella lotta all’emergenza sanitaria che affligge il nostro Paese e che con spirito di servizio e vicinanza ai nostri concittadini abbiamo assunto volontariamente ogni eventuale variazione di orari e modalità lavorative proposte anche in via sperimentale come per esempio il passaggio dalle 6 ore alle 7 ore e 12 minuti giornaliere, trovando ampi consensi precisando inoltre che molte variazioni riguardano una migliore organizzazione del Servizio attuata già prima dell’emergenza sanitaria attualmente in corso.
Nell’ottica di cui sopra, anche le richieste del Comandante di supporto da parte delle Associazioni di volontariato iscritte al 3° settore devono essere intese finalizzate a fornire maggiore sostegno ai cittadini e alla Polizia Locale.
Ad ogni buon conto, ci auguriamo che talune informazioni fornite pubblicamente non siano strumentalmente utilizzate da chi dovrebbe invece operare in questa difficile situazione con responsabilità e ragionevole consapevolezza della criticità e del particolare momento, con l’impegno di tutti noi cittadini, lavoratrici e lavoratori. Riteniamo infatti che il senso civico e del dovere al Corpo di Polizia locale come cittadini e dipendenti comunali non può essere calpestato da chi forse è in cerca di visibilità in danno dell’emergenza e della dovuta responsabilità che la situazione emergenziale richiede.
Da ultimo, doveroso rappresentare la presenza costante del Comandante sul posto di lavoro, anche nei giorni festivi, a supporto continuo del personale in servizio. In materia di smart working, considerando che il servizio in questione non può essere smartizzabile per le caratteristiche precise che lo definiscono, si è potuta applicare tale modalità di lavoro con la più ampia previsione e disponibilità, nel rispetto dei servizi da rendere al territorio anche in materia di ordine pubblico e dell’ampia normativa prodotta a riguardo.
Il senso del dovere, la lealtà istituzionale e l’onestà intellettuale di chi scrive, porta a dissociare lo stesso dalle dichiarazioni rese ritenute pertanto ingannevoli e non corrispondenti alla realtà esistente ovvero in danno al proficuo lavoro svolto con orgoglio, dignità, massima condivisione e partecipazione. Da tempo ormai dobbiamo tutti ritrovarci nel sostenere il valore dell’unità, della responsabilità e del senso civico per superare così l’emergenza epidemiologica; eventuali atti di sciacallaggio o strumentalizzazioni di sorta oggi non possono essere giustificabili o taciuti.
Tanto si doveva.
Gli appartenenti alla Polizia Locale
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