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Editoriale

Primo screzio tra Liz Truss e Re Carlo

Come molti nel Regno Unito si attendevano, il nuovo re Carlo III, principe di Galles per molti decenni e salito al trono alla non più verde età di 74 anni, soffre le limitazioni che la Costituzione britannica impone ai sovrani.

Ha già avuto, infatti, uno screzio di non poco conto con la premier conservatrice Liz Truss. Quest’ultima gli ha “vietato” di partecipare alla “Cop27”, la conferenza internazionale sul clima che si terrà in novembre a Sharm el-Sheik.

In effetti Carlo che, come tutti sanno, è un convinto ecologista, si proponeva non solo di partecipare, ma anche di parlare. E aveva già preparato il discorso con cui intendeva perorare la causa ecologista mettendo in guardia i convegnisti sui pericoli causati dai cambiamenti climatici.

La stampa inglese, pur cercando di minimizzare l’incidente, è stata comunque informata della “personale delusione” del nuovo re, anche se i molti anni di “praticantato” sotto la supervisione della madre dovrebbero averlo istruito a dovere circa i limiti dell’azione regale.

Carlo, in effetti, era abituato a parlare liberamente delle questioni ambientali, e in precedenza lo aveva fatto in svariate occasioni. Forse ha scordato che, salendo al trono, deve mantenere un profilo basso (volente o nolente).

In realtà le ferree regole sulla discrezione regale valgono sino a un certo punto. Dipendono anche dal carisma personale del sovrano di turno, e già si sapeva che il suo non è certamente paragonabile a quello posseduto da sua madre.

Elisabetta II non ebbe alcuna remora a scontrarsi con Margaret Thatcher, personaggio ben più coriaceo di Liz Truss. In quel caso oggetto della contesa furono le sanzioni anti-apartheid da imporre al Sudafrica, che praticava la segregazione razziale nei confronti dei neri.

A imporsi fu Elisabetta e la “lady di ferro” dovette abbozzare. Le sanzioni furono comminate e, in seguito, la regina fu ringraziata con calore da Nelson Mandela.

Si dubita, a questo punto, che Carlo riesca a far prevalere il suo punto di vista. Dopo tutto l’ecologismo – soprattutto quello estremo – è un tema divisivo, e la Truss può agevolmente giocare su questo fatto.

Pin ogni caso è chiaro che l’attuale inquilino di Buckingham Palace farà fatica ad adeguarsi alle regole, mentre Elisabetta dava sempre l’impressione di riuscire ad influenzare gli avvenimenti senza nemmeno farlo capire.

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Michele Marsonet

Filosofo, Professore di filosofia della scienza e metodologia delle scienze umane, Presidente del dipartimento di filosofia e vicerettore per le relazioni internazionali dell’Università di Genova

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Tags: re carlo

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