#acquando? è l’hashtag che corre sul web ed è il filo conduttore che muove la protesta dei cittadini di via Monachelle a Pomezia, cittadini che però sabato 17 febbraio scenderanno anche lungo le strade della città, in un corteo che si preannuncia molto partecipato.
La manifestazione, organizzata dai Comitati di quartiere Monachelle Alta e Villaggio Bravetti, che tengono a sottolinearne la natura apolitica e apartitica, arriva dopo anni di silenzio da parte di chi deve garantire alla cittadinanza servizi primari come la fornitura dell’acqua, un sistema di fognatura, una viabilità decorosa.
“Ci siamo anche noi”, “Basta rinvii, la salute prima di tutto”, “Scendiamo in strada per il diritto ai servizi primari, acqua, fogne, viabilità” sono alcuni degli slogan che i cittadini scandiranno a gran voce nel loro percorso in città.
“Dopo aver atteso per anni che le varie amministrazioni comunali si occupassero anche della fornitura dei servizi primari come acqua, fogne e viabilità, abbiamo deciso di agire per rivendicare i nostri diritti” sottolineano gli organizzatori della protesta, aggiungendo di aver “inviato una lettera a tutti i componenti del Consiglio comunale e agli amministratori di Pomezia, per illustrare la situazione di abbandono in cui si trovano”.
Dopo cinque anni di richieste pressanti, osservano ancora, con l’offerta di realizzare un acquedotto a spese dei cittadini stessi, “l’amministrazione comunale, tramite Acea, ha promesso l’acqua potabile entro il 2017. Ma ad oggi, febbraio 2018, non siamo a conoscenza del piano dei lavori, sembra anzi che il progetto sia in fase di stallo”.
La situazione è precaria anche sul fronte del sistema fognario, con i lavori che si sono conclusi da almeno due anni. Nonostante continue richieste alla Regione Lazio e al Comune di Pomezia, però, non si hanno ancora indicazioni su quando l’impianto diverrà operativo e quando sarà possibile allacciarsi.
Le rivendicazioni dei cittadini di via Monachelle riguardano infine la viabilità. Dal 2013 si susseguono proteste e segnalazioni su uno stato di continuo degrado della rete stradale. Buche, dissesti, segnaletica orizzontale verticale e luminosa deteriorata, ponticelli stretti e pericolosi, elevato traffico di mezzi pesanti e furgoni. L’amministrazione comunale, spiegano, “ha subordinato il rifacimento della strada alla realizzazione della condotta idrica, senza provvedere nel frattempo ad un minimo di manutenzione, non avendo un programma definito per la condotta idrica”.
Tra le altre richieste dei cittadini che sfileranno in corteo la creazione di giardini, piste ciclabili e pedonabili, luoghi di aggregazione, collegamenti più frequenti con la stazione ferroviaria e con Pomezia.
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