Le pensioni nella prima legge di Bilancio del Governo Meloni sono una soluzione temporanea in attesa di una riforma del sistema previdenziale, che è rimandata al 2024.
Soprattutto grazie a Forza Italia, che voleva innalzarle a 1.000 euro (ma non vi sono le adeguate coperture) aumenta l’importo delle pensioni minime. L’assegno minimo ad oggi è di 524,35 euro per 13 mensilità. Nel 2023 sarebbe salito di 38 euro e avrebbe raggiunto cosi 562 euro a causa del recupero dell’inflazione. Il Governo aggiunge una quota in più avvicinando cosi le pensioni minime al tetto dei 600 euro con una indicizzazione pari al 120% rispetto all’inflazione.
Il ricalcolo dell’inflazione prevedeva invece una rivalutazione degli importi per tutti i pensionati pari al 7,3%. Sino a 2.100 euro di pensione rimarrà pieno. A partire da quella soglia l’esecutivo potrà ridurre dal 75% al 50% gli aumenti destinati alle pensioni superiori a cinque volte il minimo.
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