Dopo “Intro.version”, un intro electro tra sci fi e ambient degno di Hans Zimmer con suoni pure tribali arriva la title track “Metamorpher”. E subito possiamo saggiare le sonorità pesanti e granitiche tipiche dello stoner. Come non pensare alla scena di Palm Desert con Fu manchu, Kyuss e Unida. I riff sono come macigni e con effetti tanto psych. È il desert rock che ha tanto spaccato in America. Un songwriting attento e una ritmica nerboruta ci fanno capire dal primo pezzo che Sonum X non scherza affatto, anzi. A tratti mi viene da pensare pure a qualcosa alla Soundgarden.
Con “X.@.n.@.X.” il groove ritmico e il riffing corposo sempre tanto protagonisti. Il cantato conferisce tanto appeal al pezzo con i versi ripetuti. Il riffing roccioso pure, come non notarlo. Tanti stacchi/variazioni rendono la canzone interessante. Segue “Dust n’ bones”con le sue sonorità desertiche ed evocative. Ci sembra di ascoltare qualcosa dei primi Litfiba ad inizio pezzo ma partono le solite sonorità distorte che non lasciano scampo. Dei riff magnetici segnano il solco, l’incedere della canzone. Ma poi la canzone evolve e matura e dimostra ancora una volta che questa band presta tanta attenzione al songwriting. Il groove è tanto come non accorgersi di ciò! Stupendo il bridge verso il finale e come si attacca a quello successivo, una sorta di passaggio tribale.
“Signals from the future” parte con dei veri e propri rumori, una partenza noise. Poi abbiamo delle spirali sonore alla Vangelis con variazione sui cutoff. Una sorta di intermezzo musicale electro. “Lost in space” arriva ancora nerboruta, cavernosa. Altri effetti donano tanto sapore psych al pezzo. E’ il pezzo più lungo della serie, quello irresistibile(la perla del disco), quello encomiabile dove lo storytelling/songwriting si fa sublime, dove si fa sublime pure il groove metal. Ascoltando questa band mantovana come non pensare pure ai mostri sacri Mastodon. In “Lost in space” tutto funziona alla perfezione e quei sei minuti e passa potrebbero essere pure 20….
“5th avenue light” sembra un approfondimento del pezzo precedente, una sorta di pezzo complementare. Dopo il minuto ci sono tratti da headbanging: davvero notevole pure questo pezzo…Lo sporco è grande in “5th avenue light”…dove non mancano pure passaggi evocativi…Si finisce con “Outro.solution” che come suggerisce il titolo è un outro, outro giocato tutto su un riff persistente e suoni ancestrali…
“Metamorpher”, il nuovo disco di Sonum X, sembra essere stato concepito per mandare in visibilio l’ascoltatore amante dello stoner rock…E’ tutto stato ricamato con cura certosina dalla band lombarda e puoi rimettere play anche 100 volte senza stancarti affatto di questo disco. È musica tosta e viscerale per coloro che amano lo “sporco”, per coloro che hanno energia vulcanica che fuoriesce da tutti i pori….Si può finire in un’altra dimensione ascoltando “Metamorpher”, una sorta di amplificatore delle proprie pulsioni più oscure e primigenie. Preparatevi alla catarsi ascoltando “Metamorpher”…vi assicuro che niente sarà più come prima dopo l’ascolto di queste tracce nerborute e viaggianti allo stesso tempo…
Ascolta “Metamorpher”: linktr.ee/sonumx
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