È stato ricostruito il volto dell’Uomo di Altamura, il più antico Neanderthal, grazie all’estrazione del DNA arcaico, con una datazione compresa fra i 130 ed i 170 mila anni fa. La ricostruzione «iperrealistica», con capelli, barba e baffi, a grandezza naturale, è stata realizzata sulla base di un analisi rigorosamente scientifica dai paleo-artisti olandesi Adrie e Alfons Kennis, i più qualificati al mondo in ricostruzioni paleoantropologiche. Per realizzare il modello che riproduce l’Uomo di Altamura è stata effettuata una campagna scientifica che è stata realizzata, nella grotta di Lamalunga, dove lo scheletro è incastrato nella roccia, attraverso rilievi sulle ossa con il laser scanner.Le ricerche sono state condotte da un equipe guidata dal paleoantropologo dell’Università La Sapienza di Roma, Giorgio Manzi.
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