Il problema del bullismo e come risolverlo. Dal convegno organizzato ieri, venerdì 5 ottobre, ad Ardea, nei locali della sala consiliare “Sandro Pertini”, dal Gruppo operativo territoriale (G.O.T.) della Lega consumatori sono emerse alcune interessanti indicazioni, ben evidenziate dai relatori invitati dalla presidente Rina Denti.
Sulla stessa linea, dopo aver chiarito il significato del termine bullismo, il quale ha in sé il seme della consapevolezza comportamentale, lo psicologo e psicoterapeuta Roberto Fabrizi ha ribadito quanto l’adolescenza rappresenti una fase della nostra esistenza di grande rilievo, “un periodo durante il quale l’individuo si plasma all’ambiente che lo circonda”.
Argomenti che hanno coinvolto il pubblico intervenuto, pronto a partecipare con entusiasmo al dibattito, così come sottolineato dalla presidente Denti, la quale ha ringraziato per la loro presenza e disponibilità il Luogotenente dei Carabinieri Antonio Leggiero, l’appuntato Aldo Surolli, la consigliera Edelvais Ludovici e la consigliera Paola Soldati.
Rammarico, però, Denti lo ha espresso per “l’assenza a questo incontro del sindaco di Ardea e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche, che ho invitato proprio in considerazione della valenza che il tema del bullismo ricopre nell’ambito della scuola”.
L’ambiente scolastico, infatti, è tra quelli più a rischio. Qui, il rapporto diretto e di collaborazione reciproca con i genitori degli studenti diventa essenziale. Allo stesso tempo assume un significato sostanziale il territorio, il luogo in cui i giovani vivono la quotidianità. “La trasmissione dei valori – ha spiegato Grillone – nasce dove nascono gli individui. I genitori devono saper ascoltare i loro figli e condividere con loro problemi e successi”.
Il dato che emerge nell’analisi di queste situazioni “è l’assenza delle regole” e la constatazione che “il bullo è un ragazzo che ha bisogno di aiuto”.
Senza il sostegno del circuito familiare si rischia di cadere nella violenza come atto nei confronti di ‘chi è diverso da me’, contribuendo a generare emarginazione sociale e comportamenti deviati.
Insomma, il bambino deve essere aiutato e seguito nel suo percorso di crescita e allarma il fatto che, come ha sottolineato lo psicologo Fabrizi, “il maggior numero di casi di bullismo riguardi giovani di età compresa tra i 10 e i 15 anni”, che celando il bisogno di acquisire sicurezza diventano aggressivi, non solo con i coetanei ma anche con gli adulti (e la cronaca ogni giorno è fonte inesauribile di episodi del genere).
Questo convegno è il primo di una serie di appuntamenti che il G.O.T. di Ardea della Lega consumatori ha deciso di mettere in campo allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza, offrendo un servizio di consulenza proponendosi come punto di riferimento, anche attraverso lo sportello con il pubblico che presto, si augura la Denti, diventerà operativo e attivo sul territorio di Ardea.
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