(Adnkronos) – Un'altra storica attività commerciale lascia il centro storico di Roma, che sembra sempre più svuotato della sua identità, dei suoi residenti, delle sue attività, come avviene in tante altre città meta di grandi flussi turistici. Questa volta tocca alla più antica pescheria di Roma ancora in servizio, la pescheria 'Famiglia Galluzzi', nel centralissimo rione Monti che ai tempi dell’antica Roma era la Suburra, il quartiere plebeo per eccellenza, abitato dagli ultimi, sede di lupanari, le case di tolleranza di allora, ma anche di tante attività artigianali e commerciali. La pescheria Galluzzi inizia il suo lungo percorso nel 1894. Mentre l’Italia versava nella grande depressione del XIX secolo il giovane Antonio Galluzzi, romano doc, decise di aprire una piccola bottega di pesce in pieno centro. Dopo 130 anni di storia, oggi, la pescheria si trasferisce a due passi dal Vaticano nel quartiere Aurelio. Al timone ci sono sempre i Galluzzi, Edoardo e Massimiliano, nelle parole di Edoardo, pronipote del fondatore, all'Adnkronos, tutta la rabbia per una scelta dolorosissima: "Con grande rammarico , con grande malinconia e con un pizzico di rabbia, dopo mesi e anni di riflessione decidiamo che è giunto il momento di andar via dal primo municipio, tanti fattori ci hanno condotto verso l'uscita principale, nonostante fossimo legati in maniera embrionale a questo rione, a queste mura …a queste strade. La nostra famiglia ha cresciuto generazioni, dai figli, ai padri, ai nipoti…sempre con la qualità, ma oramai al centro storico non conta più la qualità, contano altri fattori, e noi non ne vogliamo far parte". E conclude: "Grazie a tutti i monticiani, e a tutti coloro che hanno creduto in noi in questi lunghi anni. Ma qualcuno dovrebbe rivedere l'importanza delle botteghe storiche in questa città, rivalutarle e motivarle, perché sono la parte vitale della nostra città. Ciao Rione Monti, ciao via Venezia". Questa è solo una delle tante ‘disavventure’ che le botteghe più antiche, c’è anche un albo che raccoglie quelle storiche, patiscono negli ultimi anni: dall’espulsione dal centro alla chiusura definitiva. Genova è la città italiana che ha il maggior numero di botteghe storiche ancora funzionanti nel proprio tessuto cittadino e riconosciute ufficialmente. Anche a Roma le botteghe storiche sono tante. Si va dai produttori di biancheria artigianale alle librerie, tra le più antiche e famose, c'è la Stamperia Trevi, dai caffè storici ai ristoranti, fino a cappellerie e gioiellieri. Tante associazioni, da Italia nostra alla Cna, l’associazione di rappresentanza dell’artigianato, del commercio e delle piccole e medie imprese chiedono che vengano maggiormente tutelate. Va in questa direzione un emendamento presentato da Forza Italia al decreto Concorrenza che intende salvaguardare i negozi storici d’eccellenza e rivitalizzare i quartieri, su iniziativa del presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. Il provvedimento prevede tra l’altro la possibilità di creare albi specifici e portali online che consentano a queste realtà di farsi conoscere anche dai turisti. Già blindato, l’emendamento è stato approvato con tutto il pacchetto Concorrenza in Senato, e torna ora alla Camera, dove dovrebbe essere approvato, probabilmente già prima di Natale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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