“È stato archiviato dalla Corte dei Conti l’esposto dell’associazione di consumatori Codacons sull’albero di Natale allestito da Roma Capitale in Piazza Venezia. Il massimo organo di controllo della spesa della Pubblica Amministrazione, dopo aver acquisito dal Dipartimento di Tutela Ambientale tutti gli atti e una relazione dettagliata sulle procedure, non ha rilevato alcuna irregolarità.
Voglio esprimere soddisfazione per questa notizia che ribadisce, ancora una volta, la correttezza di questa Amministrazione nella gestione dei soldi dei cittadini e voglio ringraziare la dirigente Rosalba Matassa, insieme a tutto il personale del Servizio Giardini, per il grande lavoro che hanno svolto e che stanno svolgendo. Nel 2017 sono state espletate 28 gare pubbliche nel settore del verde di cui 16 per forniture e 12 per servizi. Tutto nella massima trasparenza e correttezza. Si tratta di un cambio di rotta che i cittadini della Capitale si aspettavano dopo le gravi vicende giudiziarie che hanno coinvolto la manutenzione del verde di Roma nel recente passato.
Il nostro Spelacchio, diventato idolo di grandi e piccini, anche a causa di una campagna denigratoria senza precedenti, esce a testa alta anche da questa vicenda. Presto tornerà a Roma, come promesso, trasformato in una casetta di legno dedicata alle mamme e a i loro bambini”, così in una nota, Pinuccia Montanari, Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale.
Da albero a gadget ricordo e perfino una “Baby little Home”, confortevole casetta in legno per consentire alle mamme di accudire i propri bambini con fasciatoio, poltrona per l’allattamento e tavolino da gioco per i piccoli. Ecco la “nuova vita” dell’albero di Natale di piazza Venezia. Senza alcun costo aggiuntivo l’albero è stato tagliato in blocchi lavorati in Val di Fiemme. Un blocco è intanto rimasto, invece, a Roma per una realizzazione artistica.
Chi non ricorda l’albero di Natale allestito quest’anno in piazza Venezia? E’ costato meno rispetto a quello che hanno speso le amministrazioni precedenti e ha fatto parlare molto di sé.
“L’allestimento di Spelacchio, come i romani hanno ribattezzato affettuosamente l’abete rosso di 21 metri donato dalla Comunità di Val di Fiemme, è costato circa 37mila euro più Iva e oneri di sicurezza: sono compresi anche lo smontaggio, il taglio e le successive fasi di smaltimento dell’albero, della base in cemento e dei cavi di sicurezza in acciaio che lo sostengono”, aveva spiegato.
“Solo per citare alcuni esempi degli ultimi anni. Nel 2012 l’amministrazione di centrodestra investì 125mila euro. Nel 2013 con la Giunta del Pd la cifra è salita a 155mila per poi schizzare a 231mila nel 2014. Nel 2015 la spesa è arrivata a più di 96mila euro”, aveva aggiunto Montanari.
“Il costo di 37mila euro per il 2017 comprendeva ritiro, trasporto eccezionale in quanto si trattava di un albero di oltre 20 metri, posizionamento, montaggio, smontaggio e smaltimento”, aveva concluso a suo tempo.
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